SANTO STEFANO - Era rimasto disoccupato e forse voleva guadagnare qualche euro, così, da incensurato, sarebbe diventato pusher. Si è messo “in proprio” e si è procurato mezzo chilo di marijuana. Per gli inquirenti infatti tutta quella droga era pronta per lo spaccio. La difesa, invece, probabilmente punterà su una scorta per uso personale. Intanto D.D., 36enne di origine pugliese, residente a Santo Stefano, è dietro le sbarre a Baldenich per l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. È stato arrestato ieri all’alba dai carabinieri della Compagnia di Cortina. Le manette sono scattate al termine di un’indagine coordinata dal pm Simone Marcon. I militari indagavano da tempo e che il blitz scattato ieri è solo l’ultimo tassello dell’indagine. Nella perquisizione sono spuntati i 500 grammi di marijuana e alcuni grammi di cocaina: a droga è stata sequestrata. C’era anche tutto il necessario per il confezionamento. I carabinieri hanno esteso la perquisizione anche alla casa della fidanzata dell’indagato, che abita sempre a Santo Stefano, ma lì non è stato trovato nulla: è estranea ai fatti. D.D. è assistito dall’avvocato d’ufficio Silvia Zanella di Feltre, che con il collega Enrico Rech sta preparando la difesa per l’udienza di convalida che si terrà sabato mattina a Baldenich. Non si sa se l’indagato, che fino ad ora era incensurato, parlerà di fronte al giudice dando la sua spiegazione o resterà in silenzio. Il sequestro di droga, pur consistente, non è tra quelli più grossi avvenuti in Cadore: il record spetta a un 28enne di Auronzo che nel 2015 venne trovato con un chilo e 600 grammi di hashish.
Ultimo aggiornamento: 10:23
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