Dmo Dolomiti si rinnova e pensa ad un task force per salvare i 12 Consorzi turistici

Mercoledì 30 Giugno 2021 di Lauredana Marsiglia
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BELLUNO - Mutazioni profonde all’interno della Dmo Dolomiti, il consorzio turistico composto da 46 soci di cui due terzi pubblici e il restante privato; l’obiettivo è diventare Fondazione. Resta ferma invece la linea operativa nel solco di quel progetto di marketing “Vivere le Dolomiti” finanziato con 5 milioni di euro, fondo di cui è soggetto attuatore la Provincia, che tanti risultati aveva portato nell’anno pre-Covid. La rivoluzione operativa è passata per l’assemblea di lunedì che ha visto nominare nuovo direttore Michele Basso, direttore del socio Confartigianato di Belluno. Basso non avrà il ruolo lasciato dal suo precedessore, Giuliano Vantaggi, ma affiancherà la nuova figura centrale del consorzio individuata in un responsabile marketing.

NUOVA FORMULA GIURIDICA
La possibilità di cambiare la formula giuridica, passando da Consorzio a Fondazione, permetterà ai sindaci soci di poter trasferire alla struttura parte dei Fondi di Confine, alimentandone così la forza economica e quindi promozionale.
Ma il vero problema in questo momento, spiega l’amministratore delegato, Alessandra Magagnin, è ridare fiato ai 12 Consorzi territoriali che sono i bracci operativi sul territorio di Dmo. «Sarà necessario creare una task force - spiega la Magagnin - per renderli pienamente operativi. In quest’anno di stop sono mancate le pro quote versate dagli operatori turistici. Lo stop di tutto il comparto ha creato un danno che ora va riparato. La nostra forza promozionale è nulla se poi i Consorzi non sono pienamente operativi sul territorio. Sono loro che si rapportano direttamente con i turisti attirati dalla nostra promozione».
RESPONSABILE MARKETING
«Il mio compito - spiega invece il neo eletto Basso, indicato in maniera unitaria da tutti i soci - sarà quello di affiancare il responsabile marketing con un impegno settimanale, gratuito, di 4 ore. Lavoreremo seguendo il mandato dell’assemblea di lunedì, ovvero verificando lo statuto della Dmo, al fine di trovare la forma societaria più adatta a rendere ancora più operativa la struttura. La crisi Covid ha imposto una revisione delle attività, e ora è arrivato il momento del rilancio». Il nome di Basso era stato indicato da Confartigianato, Ascom, Appia Cna, Confindustria, Confagricoltura e Coldiretti. «Ringrazio per questa nomina - conclude Basso -, prestigiosa e allo stesso tempo impegnativa».
LA GIORNALISTA CALCAMUGGI
Per individuare il responsabile marketing era stato fatto un bando, vinto dalla giornalista di Sky Elisa Calcamuggi che ora avrà 30 giorni di tempo per confermare se accetta o meno l’incarico. Sarà lei, o chi per lei, il cuore pulsante del Consorzio. Resta ferma la figura dell’amministratore unico e, per ora, di un solo dipendente. 
L’obiettivo di lavoro resta quello partito con il progetto “Vivere le Dolomiti” che avrebbe dovuto essere completato entro l’anno, ma che a causa della pandemia ha subito uno stop, tanto che per portarlo a termine è stata chiesta una proroga all’aprile 2023.
DATI CHE PREMIANO
«Il lavoro promozionale è stato intenso - spiega la Magagnin - con uscite su tutti i media nazionali, convegni, partecipazione a fiere ed eventi. Un’attività che prima del Covid aveva visto un aumento del 40 per cento dei turisti nell’area Feltrina, provenienti anche dall’estero. Anche la montagna stava andando alla grande nei mesi di gennaio e febbraio 2020, poi tutto si è fermato. Ma in numeri raggiunti nel 2019 e nei primi mesi del 2020 ci hanno detto che la strada seguita era stata quella giusta e su quella procederemo. Ora la priorità è aiutare i Consorzi che sono le nostre sentinelle sul territorio».
Il blocco del comparto turistico, che ha affossato la stagione invernale, ha fatto venire meno nelle casse dei Consorzi la cosiddette pro quote versate dagli operatori turistici consorziati, creando un danno pesante che ora dovrà essere recuperato.
 

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