La poesia, dedicata a Cortina, letta da Francesco Montanari, durante la cerimonia d'apertura del Mondiale di sci 2021 è un inno allo sport e alla natura ma anche la sottolineatura di quanto la gente di montagna sia capace di resistere.
La lettura della poesia è stato uno dei momenti più toccanti dell'intera giornata.
E' vero tutti i giorni sono diversi ma ci sono giorni che lo sono un po' di più
giorni speciali, giorni nei quali si sente nell'aria il senso del cambiamento
Un momento di passaggio nell'infinito scorrere delle cose
Non è la prima volta che capita qui
ogni volta che la storia ha attraversato queste valli e queste vette
ed ha cambiato i destini e le persone è stata storia dura
ma vissuta con orgoglio, la passione e lo spirito di questi monti
perché questa non è solo la storia di una piccola città
che dal cuore delle Alpi è arrivata ovunque nel mondo
ma è sempre e soprattutto la storia di una comunità
che da secoli ha costruito il proprio vivere
nel rispetto dell'ambiente in cui è nata e cresciuta
nell'attenzione ad ogni singola foglia d'abete
come alla roccia più imponente
nella cura messa in ogni semplice gesto quotidiano
che racconta
da secoli fino ad oggi il modo unico
in cui celebriamo la bellezza del mondo
Ma poi c'è la sfida
amici e rivali che incrociano i loro destini
il silenzio delle valli rotto dal sibilo della velocità
il coraggio dei campioni contro la vertigine dei ghiacciai
e le mille e una discese ogni volta nuove,
ogni volta necessarie a spostare un po' più in la il concetto di mito
la sfida di un uomo scontroso contro la velocità
la forma di un corpo contro il vento
un campione indomito col coraggio da vendere
poggiato su due sci, fatti da semplici assi di legno
Ma oggi, lo abbiamo detto, è un giorno speciale
come fu speciale quel 26 gennaio 1956
il giorno in cui 65 anni fa il resto del mondo si fermò
per guardare quelle immagini sgranate ma chiarissime
decine di atleti di ogni paese, strutture e impianti d'avanguardia
il paesaggio magico tra i massicci delle Tofane, del Faloria, del Cristallo e delle 5 Torri
uomini e donne pronti a gareggiare
gli schizzi di colore delle bandiere sulla neve bianca
Cortina era già una principessa ma quel giorno divenne Regina
ed ogni discesa e ogni pista è diventata una storia a sé
parte di un racconto che ogni atleta ha voluto riscrivere
in mille sfide e in mille gare
la vertigine bianca che diviene valanga azzurra
la tenacia del campione per cui tutta l'Italia era pronta a tifare
lo slalom speciale, il gigante, il super gigante, il sole che riflette sui caschi
i bastoni come armi
il dribbling ai paletti come neanche Maradona
e i centesimi di secondo come nemico
e poi eccola, maestosa nella sua pendenza
per l'azzardo più impavido
ecco la danza iperbolica a cento all'ora sulla discesa più difficile e pericolosa
ecco, la libera ed il coraggio da vendere poggiato sulla forza delle gambe
tante storie, troppe per raccontarle tutte
ma ognuna importante per questa piccola città stretta tra i monti
nel mezzo di una sfida epocale che vede tutto il mondo combattere e soffrire
noi abbiamo voluto esserci
perché sappiamo che celebrare la vittoria dello sport
significa celebrare ancora una volta la natura e la sua sconfinata bellezza
l'impegno del singolo e lo spirito di squadra
la sfida leale, lo scrosciare degli applausi per il migliore
e il sorriso di rispetto per tutti
infondo, contro le avversità più nascoste come nella sfida contro il tempo
l'arma migliore è dare sempre e semplicemente il meglio di sé
ecco perché questo giorno ha davvero qualcosa di speciale
perché è l'inizio di una stagione nuova
è il presente che guarda lontano e l'eredità che vogliamo lasciare
non tutti saranno vincitori, non tutti saranno felici di come sarà andata
ma tutti saranno parte di questa storia
atleti e atlete, cittadini e tifosi
uniti nella convinzione che l'unica strada possibile è il guardare avanti
nella certezza che se avrà vinto lo sport, avrà vinto il futuro