Archeologia, il progetto Storia antica promuove il Delta del Po

Le attività didattiche hanno toccato anche Adria e Loreo, coinvolte 39 classi di ogni ordine insieme alle famiglie

Lunedì 5 Febbraio 2024 di Anna Nani
Il sito archeologico di San Basilio

ARIANO NEL POLESINE - Si è conclusa anche la seconda annualità di “Una storia antica nella terra più giovane d’Italia” un progetto di educazione al patrimonio archeologico del Delta del Po per scuole e famiglie. Il Comune di Ariano anche per il 2023 è stato capofila di un progetto di partenariato che si è classificato primo in graduatoria nell’ambito del bando della Regione per la concessione di contributi destinati alla valorizzazione appunto del patrimonio archeologico deltizio ottenendo un finanziamento di 8mila euro. 
Un successo frutto di una collaborazione che ha visto coinvolte pure le municipalità di Adria e di Loreo oltre al MiC (Direzione Regionale Musei Veneto-Museo archeologico nazionale di Adria); la Soprintendenza per le province di Verona, Vicenza, Rovigo; ente Parco. A queste istituzioni sono da aggiungersi una serie di associazioni culturali: Centro Polesano di Studi Storici Archeologici ed Etnografici (Cpssae), Gruppo Archeologico Adriese “F.A. Bocchi” e Centro di Ricerca e Documentazione sul Delta del Po (Ce.ri.do). 
 

GLI OBIETTIVI 
Come spiegato nella relazione redatta dalla cooperativa Scatola cultura che ha curato le attività proposte: «Le finalità e gli obiettivi sono stati raggiunti mediante esperienze a tema per la conoscenza del patrimonio archeologico del Delta del Po e per lo sviluppo sostenibile del territorio attraverso la qualità culturale diffusa, che si va ad aggiungere al più conosciuto valore ambientale. Le esperienze sono condivise anche agli operatori specializzati per la promozione di un prodotto turistico alternativo, che potrà implementare e arricchire, anche in bassa stagione, la già avviata offerta di tipo escursionistico naturalistico. Si sono infatti condotte tutte le attività nei mesi autunnali e invernali al fine di dimostrare la particolarità e l’eccellenza della terra più giovane d’Italia». 
La coop ha quindi ideato una serie di esperienze e percorsi che sono stati realizzati al Museo archeologico nazionale di Adria, all’Antiquarium di Loreo e nell’area archeologica di San Basilio per la municipalità arianese.

La squadra di archeologhe di Scatola cultura ha coinvolto in una serie di attività didattica ben 39 classi scolastiche di ogni ordine e grado, nello specifico: 2 provenienti dalla scuola dell’infanzia, 18 della primaria e altre 19 della secondaria di secondo grado. Per le famiglie, infine, sono stati realizzati dei laboratori di archeologia sperimentale, oltre ad una serie di incontri tematici, coordinati dalle referenti scientifiche Alberta Facchi e Sandra Bedetti, rispettivamente direttrice del Museo di Adria e presidente di Cerido. 

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