De Bernardin segretario bellunese della Lega: il gruppo di Marcato pareggia in Veneto

Lunedì 23 Gennaio 2023 di Alda Vanzan
Andrea De Bernardin (eletto segretario provinciale della Lega) con l'assessore regionale Gianpaolo Bottacin e l'avversario Luciano Da Pian

BELLUNO - Due a due. Rovigo e Belluno all’ala marcatiana, Padova e Verona (al netto di rimescolamenti tra i delegati) all’ala salviniana. E siccome all’appello mancano altri tre congressi, a decidere chi governerà la Lega del Veneto saranno Vicenza, Venezia, ma soprattutto Treviso. Di certo, per avere il nuovo segretario veneto del Carroccio bisognerà attendere: non sarà questo inverno, visto che l’ultimo aggiornamento è che i congressi regionali si terranno «entro giugno». Troppo presto, dunque, per sapere se davvero l’assessore regionale Roberto Marcato scenderà in campo per guidare la Liga-Lega veneta e se ci sarà una sfida con l’attuale commissario Alberto Stefani.

L’ELEZIONE
Intanto le notizie di cronaca riguardano Belluno, quarta provincia in Veneto su sette a eleggere ieri mattina il vertice del partito. I candidati erano due: Andrea De Bernardin, sindaco di Rocca Pietore e Luciano Da Pian, già capogruppo in consiglio comunale a Belluno.

Per 5 voti l’ha spuntata De Bernardin: su 120 militanti i votanti sono stati 110, 57 a 52 il verdetto, una scheda nulla. «Contavo su un margine più importante, ma va bene anche così. Fa strano, peraltro, quella decina di tessere nuove dell’ultima ora», ha commentato De Bernardin. Che non ha sorvolato sul disastroso risultato delle ultime elezioni politiche «che non hanno portato a Roma alcun bellunese»: «La Lega - ha detto - deve rimanere Lega del nord. Non penso che si debba aprire ad altre regioni. Là, nel centro e nel sud, lavora meglio Fratelli d’Italia. E non è il caso di metterci in concorrenza».

GEOGRAFIA INTERNA
Con De Bernardin l’ala governativa zaiana, quella che nel Bellunese fa capo a Gianpaolo Bottacin e a livello veneto a Roberto Marcato, recupera terreno: il partito ora è come se fosse in stallo con i due segretari salviniani di Padova (Nicola Pettenuzzo) e di Verona (Paolo Borchia) e i due marcatiani, appunto a Belluno De Bernardin e a Rovigo Guglielmo Ferrarese (vicino all’assessore Cristiano Corazzari). Un pareggio parziale tra le due anime della Lega che nelle ultime settimane sta facendo i conti anche con riposizionamenti dei delegati o con altri congressi locali. Come quello di Vigonza, dove venerdì sera, con 17 voti su 26, è stato eletto Mirco Agostini, anche qui ala marcatiana. «Congratulazioni ad Andrea De Bernardin che ho sentito per le prime formalità e ora avanti con i prossimi congressi di Venezia, Vicenza e Treviso», ha detto il commissario Stefani.

IN AGENDA
Per i prossimi tre congressi - Vicenza, Venezia, Treviso - si andrà a febbraio. Le date possibili, ha detto Stefani, sono domenica 5, 12 o 19. «Decideremo in settimana». Non è escluso che Treviso slitti addirittura al 26. Del resto, tranne che a Vicenza dove al momento c’è un unico candidato, Denis Frison, altrove il quadro potrebbe subire mutazioni. A Venezia i contendenti sono tre, ma non è esclusa una quarta candidatura capace di sparigliare le carte (e magari di escludere chi non osserva le regole interne del partito, non ultima quella dei versamenti mensili da parte degli eletti). In ballo al momento l’ex parlamentare Sergio Vallotto, l’ex candidato sindaco Matia Cester (sostenuto dalla deputata Giorgia Andreuzza), l’ex sindaco di Pianiga Antonio Di Luzio, quest’ultimo di area zaiana-marcatiana. Più complesso il quadro a Treviso, dove i candidati sono già quattro: Giuseppe Paolin (vero outsider della partita), Riccardo Barbisan (vorrebbe rappresentare il punto di congiunzione tra vecchia e nuova guardia), Luciano Dussin (vicino all’area di Zaia, appoggiato tra gli altri dall’eurodeputato Gianantonio Da Re), Dimitri Coin (alfiere dei salviniani, sostenuto da Gian Paolo Gobbo). Proprio per la consistenza numerica, i delegati trevigiani saranno determinanti per la scelta del segretario regionale. Appunto: quand’è che si voterà per il regionale? Dicono entro giugno, ma deciderà il federale di via Bellerio a Milano.

ha collaborato Daniela De Donà

Ultimo aggiornamento: 07:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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