Nessun bebè in un anno: ecco i 4 comuni “vecchi”

Mercoledì 31 Marzo 2021 di Giovanni Santin
In un anno nessun nuovo nato: i 4 comuni vecchi

BELLUNO-  Per 4 Comuni della provincia la fotografia scattata dall’Istat nel 2019, come da dati diffusi nel dicembre scorso, è impietosa: zero nati. L’analisi Istat 2020 ancora non c’è, ma il conto nei 4 comuni non è difficile: 10 nuovi nati. Certo: se una rondine non fa primavera, questi numeri non possono far cambiare opinioni e valutazioni. E il tasso di natalità è un’altra faccia del più ampio fenomeno dello spopolamento. Le quattro maglie nere del 2019 sono Gosaldo, San Tomaso Agordino, Soverzene e Zoppé di Cadore.

SAN TOMASO
A guidare il riscatto è San Tomaso Agordino che in questo 2020 registra la nascita di ben 5 bambini e altri due sono in arrivo per il 2021. Dice il sindaco Moreno De Val: «Se questo numero fosse confermato ogni anno, saremmo felici». Seicentoventi abitanti, il Comune assegna 1.000 euro ad ogni famiglia di un nuovo nato. «Ma per contrastare un fenomeno del genere in territori come il nostro ci vuole ben altro – aggiunge – servono politiche regionali e nazionali». Non per questo San Tomaso rinuncia a politiche proprie: «In undici anni di amministrazione non abbiamo mai aumentato il costo del servizio di trasporto scolastico e di mensa e la quota parte a carico della famiglia è bassissima. Anche quando non c’era la copertura della Provincia - sottolinea - siamo intervenuti per sopperire i costi dell’Unico Studenti e se abbiamo un fondo di cassa, lo usiamo per i bambini in età scolare». In questo momento sono 14 i piccoli della scuola dell’Infanzia di San Tomaso. Per la Primaria e le medie, invece, da tre anni c’è il servizio di trasporto sino a Cencenighe. Infine con i Comuni di Alleghe, Cencenighe, Vallada e Falcade, c’è il nido “Girotondo bambini”. 

SOVERZENE
Anche Soverzene con i suoi 365 abitanti ha cancellato quota zero: tre i nati nel 2020. Anche qui c’è il bonus bebè (300 euro). Per il sindaco Gianni Burigo la politica da perseguire è quella degli incentivi, ma non mancano ostacoli e difficoltà. «Se ci fossero le condizioni, incentiveremmo anche gli affitti - dice -, ma a fronte di tante richieste, ci sono pochi appartamenti disponibili. Il fatto che l’elettrodotto non sia ancora stato interrato è un problema. Anche perché impedisce di poter costruire in alcune zone». «La popolazione sta invecchiando - aggiunge -. Gradiremmo che le giovani coppie venissero ad abitare qui, ma non c’è spazio. Eppure le nostre sono fra le tasse più basse dell’intera provincia e nemmeno c’è l’addizionale Irpef comunale». Per le scuole, Soverzene gravita su Ponte nelle Alpi dove il pulmino accompagna ogni giorno un piccolo dell’Infanzia e 5 della Primaria. 
ZOPPÈ
Fra i 193 abitanti di Zoppé di Cadore vi è anche un nuovo nato. «Non è certo questo che mi fa cambiare idea – riflette il sindaco Paolo Simonetti – siamo all’anno zero. Non è una bella tendenza e bisogna fare qualcosa perché la gente si fermi. Da qui se ne vanno anche i pochi giovani e quindi è chiaro che non nasce nessuno. Siamo, fra l’altro, il paese più vecchio della provincia. Si tratta di un problema generale: tutto è legato alla possibilità di lavoro. Eppure dovremmo essere attrattivi: siamo patrimonio Unesco. Ma servono strutture e servizi, dobbiamo fare rete. Il nostro impegno come amministrazione è quello di riproporre l’ospitalità diffusa». Due i bambini che scendono alla Primaria in Zoldo, uno alle medie. 
GOSALDO
Anche Gosaldo dopo lo zero di un anno fa, nel 2020 registra un solo nato e circa 550 abitanti. «Il fenomeno è naturalmente figlio dello spopolamento – riflette il sindaco Stefano Da Zanche – tanta gente se ne va adducendo la distanza da Agordo, ma sinceramente 15 chilometri non mi sembrano possano essere decisivi per una scelta de genere. Per noi il bonus bebè è di 500 euro. Il fatto è che sono i servizi che vanno scemando. La nostra amministrazione si è insediata a settembre: cercheremo di creare le condizioni per poter riaprire un bar ed invogliare famiglie a fermarsi sul territorio». A Gosaldo resistono ancora la scuola dell’Infanzia (7 bambini) e la Primaria (10). 

 

Ultimo aggiornamento: 19:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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