Cibiana, il borgo che parla con i suoi murales e tabià

Domenica 5 Settembre 2021 di Enzo Bozza
Veduta di Cibiana

CIBIANA - Non andate a Cibiana, le sensazioni che ne ricavereste potrebbero cambiare la geografia dei vostri sentimenti. Non è un viaggio in uno dei soliti paesi di montagna, potrebbe rivelarsi un viaggio pericoloso dentro voi stessi, trovare una stravolgente somiglianza con i percorsi che avete fatto nella vostra vita col solo bagaglio della fantasia. Io ho conosciuto Cibiana per lavoro, quando sostituivo il medico di base di questo paese, nell'ormai lontano 1995.

Da giugno a dicembre ho sostituito la compianta dottoressa Di Sipio, presso l'ambulatorio comunale di Cibiana e qui ho incontrato tutta la straordinaria umanità della sua gente. Persone di grande e ingegnosa generosità, di mentalità aperta, vive con i colori della gaiezza mai superficiale e mai scontata.


NELLA FIABA

Percorrere a piedi le stradine delle tre principali contrade di Cibiana ti fa sentire come uno strano avventuriero di una fiaba, sembra di muoversi in un paese dove sono andati via tutti, dove ti parlano solo i muri e i tabià, in un silenzio quasi liturgico. Un silenzio che spazza via tutte le scorie inutili della modernità e diventa un melodioso canto di sirene che ti invita alla tenerezza e alla compassione per questi luoghi che conoscono solo storie antiche. Antichissimo è il paese, insediato in una gola ai piedi del Monte Rite, paese di fabbri e artigiani del ferro che abbonda in questi terreni. 


POSIZIONE STRATEGICA

Un paese nascosto, discreto e lontano da tutto e per questo, avvolto su se stesso, con le case strette l'una all'altra in un abbraccio solidale dei suoi abitanti per vincere il gelo di inverni crudeli. Meno di 400 abitanti, attualmente, ma oltre duemila ad inizio del secolo scorso. Il torrente Boite separa Cibiana dalla Statale e il percorso che si fa da Venas per raggiungerla, ha tutte le caratteristiche di un sentiero impervio e sfrontato nei suoi tornanti in salita tra boschi di un colore brunito come il ferro delle sue viscere. Sembra impossibile a colpo d'occhio, ma Cibiana è anche una via di fuga dalla Valboite verso la Val Zoldana, attraversando Passo Cibiana. Una stretta posizione strategica tra due valli. 


IL FERRO

Da tantissimi secoli gli artigiani di Cibiana lavoravano con il ferro che si trova in abbondanza da queste parti e la rinomata fattura di chiavi, è rimasta nella tradizione locale, tanto da essere ancora oggi una riconosciuta attività ormai industriale, alla fine del paese verso Passo Cibiana la notissima ER REBI fabbrica di chiavi. 


I MURALES

Durante le mie passeggiate professionali a Cibiana, poiché percorrevo le sue strade per le visite domiciliari, delle sue tre contrade: Cibiana di Sotto, Pianezze e Masariè, quest'ultima mi attraeva in modo profondo, avvolgente. Dal 1980, molti artisti anche internazionali hanno dipinto molti muri di queste case: sono i famosi murales di Cibiana che raccontano i vecchi mestieri e le tradizioni del paese. Dipinti che si presentano all'improvviso davanti ai tuoi occhi, inscenando una rappresentazione teatrale della storia di un paese, con i colori poveri dell'artista di strada che gioca con i colori della tua anima. Un incontro commovente nel silenzio di una dignità antica mai perduta dalla gente di Cibiana. 


IL MUSEO DELLE NUVOLE

Il profondo fascino di Cibiana non ha colpito solo me, medico del paese, ma anche Reinhold Messner che a quota 2180 metri sul Monte Rite, ha voluto realizzare, nel 2002, il Museo delle Nuvole, trasformando il Forte Militare in un museo che raccoglie tutte le testimonianze delle s calate in montagna: un omaggio sincero all'Alpinismo storico quello leggendario che ha tracciato le principali vie di ascesa verso le nuvole. Il racconto fatto di corde e ramponi della sfida tra l'uomo e le cime, metafora della scalata verso lo Spirito. Ma non è l'unica sfida verso il cielo, questa di Cibiana. 


IL CAMPIONE

Il temperamento ardito della sua gente ama il volo, quello con gli sci, il salto dal trampolino è una specialità locale, praticata da sempre dai suoi atleti. Basta chiacchierare per qualche minuto con uno sciatore di Cibiana per capire l'anima profonda di questa gente, radicata nel proprio territorio e con i piedi ben saldi per terra ma con la testa tra le nuvole, lo sguardo sempre sopra le cime con la fierezza dei combattenti puri. Nilo Zandanel, grandissimo e leggendario saltatore dal trampolino, è stato a lungo un recordman e campione olimpico con i suoi 146 metri in volo, lanciato dal trampolino verso l'infinito della storia sportiva. Era un mio carissimo amico e conservo tra i miei tesori, la sua foto con dedica che lo ritrae mentre vola. Mi diceva: il mio ultimo volo, sarà il più bello di tutti, perché non toccherò terra ultimo volo, sarà il più bello di tutti, perché non toccherò terra. Aveva ragione, Nilo continua a volare nel cuore di tutti. 


VICINI A DIO

Insomma non venite a Cibiana, se non a vostro rischio e pericolo, perché potreste scoprire l'enorme differenza tra i luoghi comuni della Montagna, quelli del turismo da Luna Park e i luoghi dell'anima: quelli che scolpiscono sensazioni profonde. La pace che trovi dentro te stesso quando cominci a parlare con Dio e capire le Sue parole guardando i Murales di Cibiana.


 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci