Ponte di accesso a Cibiana chiuso: botta e risposta Veneto Strade e sindaco

Giovedì 26 Maggio 2022 di Giuditta Bolzonello
Sabato ponte per Cibiana chiuso, scatta la polemica

CIBIANA - Da una parte il Comune che dice di essere stato avvertito in ritardo. Dall’altra Veneto Strade che ieri ha dichiarato di aver informato il sindaco della chiusura del ponte a inizio maggio. In mezzo i residenti di Cibiana e il ristoratore del Taulà dei Bos, Federico Vicentini, che avrà migliaia di euro di danni e annuncia la causa.

La chiusura della viabilità al ponte di Cibiana dalle 7,15 alle 20 di sabato sta scatenando la polemica.

VENETO STRADE

«Mi sarei aspettato un ringraziamento dal sindaco di Cibiana - dice il direttore generale di Veneto Strade, Silvano Vernizzi - per la sistemazione del ponte e per averlo fatto in tempi rapidi e soprattutto per aver consentito, durante la fase di ristrutturazione del ponte, il transito regolare dei mezzi. Il sindaco di Cibiana sapeva da oltre un mese di questa chiusura di 12 ore e noi dobbiamo farlo, perché mantenere il bailey montato vorrebbe dire pagare le spese di affitto. Non è nostra abitudine sprecare soldi pubblici. Quindi Cibiana dovrà “soffrire” 12 ore d’interruzione della viabilità, ma non rimarrà isolata perché il sindaco sa bene che ci sono alternative viabilistiche». La chiusura del traffico sulla strada per Cibiana, sabato 28 maggio, è propedeutica ai lavori di smontaggio del ponte bailey, posizionato circa un anno fa per garantire il transito ai residenti del luogo e durerà 12 ore, tempo ritenuto necessario dai tecnici di Veneto Strade per eliminare la struttura temporanea. Anche il rientro degli studenti è stato messo in conto: «La scorta tecnica per far attraversare gli studenti sul ponte la garantiremo noi - spiega Vernizzi - Aggiungo che c’è un piano concordato con il Suem per eventuali casi di emergenza sanitaria».

IL SINDACO

«È legittimo che Veneto Strade risponda alla mia protesta - afferma il sindaco di Cibiana, Mattia Gosetti -, quanto alle comunicazioni ufficiali posso metterle a disposizione ma ribadisco che quanto mi è stato detto ad inizio maggio doveva essere confermato. Peccato che l’informazione sia arrivata tardi». E con così poco preavviso non si è potuto fare l’informazione necessaria, come per altro fatto lo scorso anno quando si attuarono analoghe restrizioni, ed è su questo che Gosetti avrebbe voluto più attenzione anche perché tocca a lui rispondere alla sua gente, «in poco tempo ho ricevuto qualcosa con 225 messaggi, il nostro paese ha 350 abitanti, chiedevano spiegazioni ma soprattutto mi dicevano perché non li avessi informati prima e comunque sia quattro giorni di preavviso sono pochi».

LA DISCUSSIONE

Gosetti amareggiato condivide con i colleghi sindaci in Unione Montana della Valle del Boite la questione. Marianna Hofer, sindaco di Valle, mette in chiaro che «quella strada è nel mio territorio, il lavoro va completato». Emanuele Caruzzo, sindaco di San Vito che a Cibiana ci vive, indossa i panni del pompiere: «Per un giorno non muore nessuno, bisogna completare il lavoro, si porterà un po’ di pazienza in più certo la gente non se la deve prendere con il sindaco». E le reazioni continuano. «Siamo un paese così piccolo ed insignificante a cui non serve dare preavviso con un adeguato anticipo? Tanto c’è il passo, basta fare il giro di mezza provincia, cosa vuoi che sia. I lavori son da fare».

IL RISTORATORE

Vernizzi si rivolge anche al titolare del ristorante, che ha minacciato causa per i danni: «Per quanto riguarda il proprietario del ristorante Taulà del Bos se vuole farci causa faccia pure. Temo che sia solo un ulteriore spreco di soldi per gli avvocati. Veneto Strade ha sempre avuto il massimo rispetto e attenzione nei confronti delle comunità montane, soprattutto per quelle più piccole». Una dichiarazione che non convince il ristoratore Vicentini che replica: «Sono stanco che la mia società sia continuamente presa in giro da burocrati e politicanti. Io sono scomodo perché parlo e alzo la voce, ma contrariamente a quanto in molti pensano a Cibiana ci tengo e sono sette anni che lotto per mandare avanti l’attività. È vero, avviare una causa costa e probabilmente non porterà a nulla, ma la verità uscirà è qualcuno dovrà assumersi le proprie responsabilità».

Ultimo aggiornamento: 27 Maggio, 07:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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