Chiusura del Ponte di Santa Caterina: modificate le corse Dolomitibus

Sabato 17 Agosto 2019 di Giovanni Santin
Chiusura del Ponte di Santa Caterina: modificate le corse Dolomitibus
PONTE NELLE ALPI (BELLUNO) - In attesa di nuove decisioni che potrebbero stabilire un accorciamento dei tempi del cantiere sul ponte di Santa Caterina, ieri la Dolomitibus ha comunicato le modifiche ad alcune corse: sia nei tracciati sia negli orari estivi in vigore fino al 10 settembre. 
La chiusura è fissata già per lunedì 26 e la durata dei lavori, per ora, resta di tre mesi. La richiesta di ridurre i tempi di chiusura del ponte, passaggio obbligato del traffico fra destra e sinistra Piave del Comune e parti diverse del territorio provinciale, era stata avanzata per la prima volta dal Comune di Ponte in occasione dell'incontro con Anas e la ditta vincitrice dell'appalto svoltosi nel municipio di Cadola lo scorso 18 giugno. «Sappiamo che i responsabili stanno lavorando a questa richiesta dice il sindaco Paolo Vendramini ma al momento non sappiamo ancora niente». 
 
Ecco perché, quindi, Dolomitibus ha a sua volta stilato orari che partono dal presupposto che il cantiere rimarrà aperto per tre mesi, a partire da lunedì. «La chiusura impedirà il transito sul ponte anche alle linee Dolomiti Bus che percorrono la tratta BellunoPonte nelle AlpiCadola» spiega la società in una nota. Le corse interessate saranno deviate lungo la Sinistra Piave (Belluno, Sagrogna, Cadola) o via autostrada (Belluno, Ponte nelle Alpi, Pian di Vedoia, svincolo di Cadola). A subire modifiche saranno le seguenti linee: n.15 Belluno-Soverzene; n.37 Belluno-Valdenogher; n.37-38-39 BellunoPieve d'Alpago; n.37-39 Belluno-Chies; n.42 Belluno-Quantin; n.57 BellunoLido di Jesolo; i collegamenti per la zona industriale di Longarone da Cesiomaggiore e da Valdenogher. Le tabelle orario aggiornate sono consultabili sul sito aziendale www.dolomitibus.it e sono in distribuzione nelle principali biglietterie e rivendite di Dolomiti Bus. 
«Per Dolomitibus certifica il presidente della Provincia Roberto Padrin ciò vuol dire 30mila chilometri da percorrere in più». Con relativi costi aggiuntivi. Se riduzione dei tempi ci sarà, essa avverrà quando la ditta che eseguirà i lavori e Anas accoglieranno le due richieste avanzate dal Comune di Ponte nelle Alpi: la prima che venga inserito un turno in più di lavoro; la seconda che dalle balaustre in cemento armato, che la Sovrintendenza ritiene di pregio per il fatto che risalgono ad un secolo fa, venga tolto un vincolo nella lavorazione secondo cui esse dovrebbero essere tolte dalla loro collocazione e poi rimesse in loco dopo essere state restaurate. Un processo più snello, accorcerebbe l'intero iter del cantiere».
Giovanni Santin
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