Galleria Comelico, caos sui fondi: atteso il vertice in prefettura. La Buzzo invoca «un commissario»

Mercoledì 27 Aprile 2022 di Yvonne Toscani
La galleria Comelico

SANTO STEFANO - Cresce l’attesa per il vertice convocato per dopodomani, venerdì, in Prefettura, sul cantiere all’interno della galleria e sull’incontro a margine per il futuro dei fondi di Coltrondo, definanziati e da destinare ad altre emergenze della viabilità. Attorno all’ennesimo tavolo si incontreranno i sindaci comeliani, il presidente della Provincia, Roberto Padrin, quello del Comitato Galleria Comelico Bis, Alfredo Comis, e naturalmente l’Anas. Il presidente di Palazzo Piloni, appoggiato dall’onorevole Roger De Menech, ha anticipato l’ipotesi che i 50 milioni di euro, previsti per realizzare la galleria alle porte di Santo Stefano, previo consenso del territorio comeliano, possano essere suddivisi tra il Comelico, magari per sistemare la vecchia strada Dla Val, e la 251 della Val di Zoldo e Val Cellina. Un’idea che, almeno finora, non suscita l’attesa ampia condivisione: il presidente dell’Unione montana del Comelico, Giancarlo Ianese, ha affermato che non bastano nemmeno per far fronte alle necessità del suo territorio; il sindaco di Val di Zoldo, Camillo De Pellegrin, respinge qualsiasi idea di contrapporre una valle all’altra; Mario Pozza, presidente della Camera di commercio di Treviso-Belluno, si pone sulla stessa linea, chiedendo un piano straordinario per tutta la montagna. Alessandra Buzzo, ex sindaco di Santo Stefano ed ex presidente della locale Um, che ha lottato ogni giorno dei suoi dieci anni di amministrazione per garantire una viabilità sicura verso, da e per il Comelico, invoca un commissario che si occupi dell’intero settore. “Se non ce la possiamo fare – afferma – lasciamo fare ed invochiamo un commissario competente. I nostri rappresentanti al governo, con un po’ di impegno, trovino i soldi per la soluzione migliore, veloce e praticabile, che scongiuri la chiusura della galleria Comelico. E già che ci siamo, e abbiamo i soldi e ci pare brutto concedere sempre sconti, facciamo anche Coltrondo: così una volta per tutte avremo una rispettabile e degna viabilità in accesso al verde Comelico”. Per la pasionaria comeliana non è una questione di concessione, ma di veder riconosciuto ciò che è giusto e logico nel rispetto dei diritti. Non è la prima richiesta avanzata di questo tipo. Un mese e mezzo fa lo aveva richiesto anche l’Associazione Comelico Nuovo, assegnando l’importante ruolo al presidente della Provincia, Roberto Padrin. “È giunto il momento di concentrarsi sullo “scalino” successivo – aveva spiegato il presidente di Acn, Francesco De Bettin – che consiste nell’identificare un “direttore d’orchestra” con pieni poteri, che possa portare tutto a compimento guardando non più i soli interessi del Comelico ma quelli dell’intera provincia.

Serve un commissario, esattamente come è stato fatto per le Olimpiadi”. Una figura di questo tipo potrebbe, inoltre, essere d’aiuto alle amministrazioni comunali e all’Unione montana. 

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