Nasce un canale accanto al Rai: eviterà alluvioni nell’area Paludi

Giovedì 5 Gennaio 2023 di Lauredana Marsiglia
La piena del torrente Rai

ALPAGO - Un’opera gigantesca per evitare le esondazioni del Rai, canale emissario del lago che spesso, sotto forti piogge, esonda allagando la grande zona industriale dell’Alpago. Un problema vecchio che inizialmente era stato attenuato installando delle idropompe e che oggi sembra avviarsi ad una soluzione definitiva con l’intervento dei Servizi Forestali, braccio operativo della Regione Veneto.

La regia è sempre quella dell’assessore alla Difesa del suolo, Gianpaolo Bottacin, che non ha lasciato cadere nel vuoto una delle problematiche più pressanti dell’area che ospita centinaia di imprese dando lavoro a migliaia di persone.

EVENTI ALLUVIONALI
Il lungo cantiere si snoda lungo tutto il canale del Rai, ovvero da Cadola dove si immette il torrente, fino al lago di Santa Croce. Enormi tubi in cemento costituiranno il raccoglitore delle acque di superficie impedendo che vadano ad ingrossare il torrente. L’acqua raccolta sarà poi scaricata nel Piave, dove si immette lo stesso Rai.
Gli eventi peggiori si registrarono nell’aprile 2001 e poi ancora giugno 2002, ma molti altri sono stati precedenti e altri ancora successivi, quando ondate di forte maltempo misero in ginocchio l’area provocando danni ingenti a numerose industrie, da Paludi fino a La Secca a ridosso della diga che argina il lago. Il livello del Rai faceva paura tanto che, per giorni, venne controllato a vista 24 ore su 24. 

NEL 1998 I PRIMI INTERVENTI
A bocce ferme vennero rilevate le criticità che andavano dalla mancata manutenzione delle sponde, cariche di vegetazione che ostruivano il deflusso, alla fragilità delle sponde stesse.
Un problema che coinvolse anche i cittadini dell’area che arrivano a costituire un Comitato. Già nel 1998, infatti, la Regione avviò lavori per 200 milioni di vecchie lire per la manutenzione del torrente. Seguì poi l’installazione di idropompe che avevano ed hanno lo scopo di prelevare l’acqua dall’area industriale scaricandola nel Rai. Ma si è sempre trattato di interventi spot, non risolutivi.
«Con questo intervento invece - ha spiegato l’assessore Bottacin - si risolverà la criticità irrisolta che riguarda la gestione delle acque meteoriche nell’area industriale di Paludi».

SCARICHERÀ NEL PIAVE
Positivo anche il commento del sindaco di Alpago, Alberto Peterle. «Siamo stati coinvolti fin da subito nel progetto - spiega Peterle -. Gli ingegneri ci hanno spiegato che questo sistema avrà lo scopo di ritardare l’eventuale entrata in funzione delle idropompe, anzi di scongiurarla proprio. L’acqua catturata dall’impianto, che correrà a fianco al Rai per tutta la sua lunghezza, sarà poi scaricata nel Piave».
Il cantiere è partito nelle settimane scorse. L’opera, complessivamente, avrà un costo di quasi 2 milioni di euro, 1,9 per la precisione.
 

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