Il primo vagito del 2020 è di Aurora, nata a Belluno, poi Bryan a Feltre

Mercoledì 1 Gennaio 2020 di Eleonora Scarton
La piccola Aurora
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BELLUNO - Il primo vagito in provincia di Belluno è stato emesso dalla piccola Aurora De March al San Martino di Belluno. Grandissima la gioia dei genitori, Riccardo e Cindy Saviane, che alle 7.53 di ieri mattina hanno potuto abbracciare la loro piccola che a breve porteranno a casa, in Alpago. Per avere il primo nato al Santa Maria del Prato di Feltre si sono attese le 8.18 con l’arrivo del piccolo Bryan Martiradonna. Anche qui la gioia è stata immensa da parte di papà Ivan e Mamma Daniela Boccuzzi, una famiglia di origine pugliese ma da anni residente nel comune di Feltre. Il piccolo Bryan ha anticipato di poco l’arrivo della piccola Leila Bozzolla di Santa Giustina, figlia di Nicola e Isabella De Boni, nata alle 9.48 di ieri. 
GLI ULTIMI DEL 2019
Insomma, questo avvio d’anno ha visto un fiocco azzurro ed un fiocco rosa, l’auspicio è che possa essere un anno ricco di gioia e prosperità. Ma sbirciando tra le corsie dei reparti di ostetricia e ginecologia dei due nosocomi si incontrano anche gli ultimi nati del 2019. Per quanto riguarda l’ospedale di Belluno, l’ultimo arrivato è stato Alexander Cason, figlio di Jacopo e Diana Stavchanska, nato alle 14.26 di martedì. Al Santa Maria del Prato di Feltre invece l’ultimo nato è stato Renzo Pradel, figlio di Nicola e Giulia Faoro di Lamon, nato alle 19.27. 
LE NASCITE 
Ma continua anche nel Bellunese il calo delle nascite. L’unica consolazione è che il dato nel 2019 è del 2/3% in meno (sia per la ginecologia di Feltre che per quella di Belluno), molto al di sotto di quella che è la media nazionale. «Un dato che per la nostra provincia, già di suo appesantita da problemi di spopolamento e invecchiamento, è decisamente confortante rispetto al dato registrato a livello nazionale che si aggira intorno al 25%», commenta Fabio Tandurella, direttore della Ginecologia di Belluno. 
I DATI 
Per i bimbi nati nel 2019 in cima alla classifica troviamo l’ospedale di Feltre: ben 770 bambini in un anno. L’ospedale di Belluno invece si è fermato a 589. Feltre che ha riscontrato anche un record di parti gemellari: ben 15 nel corso dell’anno appena concluso (un boom si riscontrò nelle prime settimane di gennaio); due invece al San Martino di Belluno. «Siamo riusciti - spiega Laura Favretti, direttore di Ostetricia e ginecologia di Feltre - a mantenere una buona qualità dell’assistenza, rispettando gli standard previsti dalla Regione, con una percentuale di tagli cesarei inferiore al 15% e una percentuale di allattamento al seno esclusivo alla dimissione vicino al 90%». 
L’INNOVAZIONE 
Negli ospedali provinciali è stato attuato un nuovo modo di gestire la gravidanza che sta dando risposte positive. «Innovativo - spiega il direttore della Ginecologia di Belluno, Tandurella -, e degno di nota il Percorso Gravidanze a Basso Rischio Ostetrico, attraverso il quale vengono intercettate le gravidanze e classificate in base al rischio, assegnando all’ostetrica la gestione autonoma di quelle a basso rischio e delegando al medico specialista la gestione dei casi a rischio. L’ostetricia di Belluno rientra tra le Aziende Capofila del Veneto che hanno aderito a tale progetto».
Ultimo aggiornamento: 2 Gennaio, 08:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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