Figlio alcolista picchia la madre: arrestato dai carabinieri

Giovedì 1 Luglio 2021 di Eleonora Scarton
I carabinieri hanno salvato una mamma che veniva picchiata dal figlio alcolista: è finito in manette
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FELTRE - In manette il 33enne residente al Pasquer che da tempo maltrattava la madre. Un’aggressività che scaturiva dall’abuso di alcol in un contesto di degrado e fragilità sociale con un figlio alcolizzato ed una madre che fa di tutto per proteggerlo, non denunciando l’inferno in cui vive. 

LA DENUNCIA
Un quadro delicato che rischiava di passare nel silenzio se nei giorni scorsi un vicino di casa non lo avesse reso noto sui social lanciando un appello per aiutare la donna. Le aggressioni alla mamma non si fermano, le telefonate alle forze dell’ordine si intensificano fino a mercoledì sera quando, i carabinieri intervenuti, notano evidenti lividi sulle braccia della donna che rifiuta le cure del pronto soccorso.

Le manette però scattano ai polsi del 33enne.

I PRECEDENTI
Negli ultimi venti giorni i carabinieri erano già intervenuti diverse volte nell’abitazione del Pasquer dove la donna ed il figlio abitano. Interventi richiesti dalla madre o dai vicini e che a volte capitavano anche in vari orari della stessa giornata. «L’accumularsi degli interventi negli ultimi venti giorni sommati a quello di martedì quando la madre presentava evidenti segni di percosse, ha portato all’arresto del ragazzo», ha spiegato il capitano Luca Innelli. La donna non ha voluto recarsi all’ospedale di Feltre, ma le escoriazioni che aveva sul braccio sinistro e gli ematomi sul braccio destro erano evidenti, i militari non hanno avuto dubbi sulla necessità di procedere all’arresto.

Senza contare che la donna era stata chiusa fuori casa dal figlio, tant’è che l’ultima chiamata è stata fatta dall’abitazione di un vicino. Il 33enne ha evidenti problemi legati all’abuso di alcol: il suo stato di alterazione è sempre stato chiaro anche nei precedenti interventi. Martedì, dopo l’arresto avvenuto su un’ipotesi di maltrattamenti in famiglia, è stato custodito nella camera di sicurezza della stazione di Feltre in modo che potesse smaltire l’alcol e diventare, quindi, più collaborativo con le forze dell’ordine anche se non ha mai avuto nessun tipo di reazione aggressiva nei loro confronti. Dopo aver sentito il ragazzo ed espletato tutte le pratiche, è stato poi condotto in carcere a Belluno ed è a disposizione dell’autorità giudiziaria che potrà ora convalidare o meno l’arresto e disporre le misure più opportune anche per tutelare l’incolumità della mamma. Non è escluso che venga disposto l’affidamento ad una struttura speciailzzata.

Ultimo aggiornamento: 2 Luglio, 07:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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