Precipita sui Cadini di Misurina: grave alpinista 57enne, ferita anche la compagna

Mercoledì 7 Luglio 2021 di Lauredana Marsiglia
I due alpinisti sui Cadini di Misurina

AURONZO DI CADORE - Grave incidente alpinistico ieri ai Cadini di Misurina. Una coppia di statunitensi, dello stato del Colorado, è stata recuperata dall’elicottero del Suem. La donna, C.L.S., 64 anni, è stata portata all’ospedale di Belluno per un trauma toracico, mentre il compagno, P.J.M., 57 anni, è stato portato a Treviso. Le sue condizioni sono gravi. Sconosciuta l’esatta dinamica dell’incidente avvenuto a una trentina di metri dalla Torre Wundt, nel punto in cui parte la Via Mazzorana. E’ qui che la donna è stata trovata, bloccata in parete, mentre l’uomo si trovava poco distante incastrato in una fessura. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi. Il primo referto parla di politrauma.
L’allarme è stato lanciato verso le 14.30. Arrivato sul posto l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha fatto sbarcare un tecnico di elisoccorso con un verricello di 30 metri. Il primo ad essere recuperato è stato l’uomo. È stato dapprima portato a Misurina dove sono proseguiti i trattamenti sanitari urgenti e successivamente è stato portato a Treviso. Quindi l’eliambulanza è tornata a recuperare la donna.
La scalatrice, che aveva riportato un sospetto trauma toracico, è stata accompagnata all’ospedale di Belluno. 
Sempre ieri, alla stessa ora, il Soccorso alpino di Agordo è stato allertato dalla Centrale del Suem, per un escursionista che si era fatto male sotto la cima della Moiazza. Dopo aver completato la Ferrata Costantini, infatti, arrivato in cima alla Moiazza Sud dalle creste delle Masenade, M.Z., 30 anni, di Verona voleva rientrare percorrendo la cengia Angelini verso il Bivacco Ghedini e discesa al Rifugio Carestiato. Quando il ragazzo è uscito su un tratto che passa per la Ferrata, senza cavo in quel punto, la neve sotto di lui ha ceduto ed è ruzzolato una quindicina di metri in un canalone, procurandosi una sospetta lussazione della spalla. L’escursionista è riuscito a riposizionarsi l’arto da solo e a risalire fino alla traccia, dove però si è fermato temendo di non riuscire a scendere dopo quanto successo. L’elicottero Pelikan di Bressanone, cui è stato richiesto l’intervento, ha imbarcato un tecnico di Agordo dal Carestiato e si è avvicinato alla parete, in quel momento nascosta dalle nubi basse. Quando si è aperto un varco, l’eliambulanza ha sbarcato con un verricello di 15 metri il soccorritore, una cinquantina di metri sotto l’infortunato. Trasportato al Rifugio Carestiato, l’escursionista è stato accompagnato in jeep alla macchina, con la quale si è allontanato in autonomia.
 

Ultimo aggiornamento: 08:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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