Nasce l'Alpago Sailing Team: «Promuoveremo la Conca». Primo successo a Caorle

Martedì 4 Maggio 2021 di Lauredana Marsiglia
La barca Marinariello sponsorizzata dalla Evco
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ALPAGO - Ha preso il largo, mettendo in tasca già un primo successo sportivo alla Ottanta di Caorle, l’Alpago Sailing Team. Grazie alla giovane armatrice Francesca De Bona che ha concesso l’uso del Marinariello, barca a vela di 40 piedi appartenuta al compianto padre Carlo, il gruppo di giovani alpagoti, e non, ha elaborato l’idea di far veleggiare il nome della Conca nei mari che contano. Non solo passione per il diporto, a dispetto delle radici montanare, ma soprattutto promozione per una terra che i velisti “foresti” conoscono molto meglio dei valligiani, perché il lago di Santa Croce, con la sua base della Lega Navale Italiana in continua espansione, è tra le mete più ambite da chi pratica sport acquatici, dalla vela al kitesurf fino alla canoa. È un mondo che si muove quasi nell’indifferenza dei residenti, ma che attrae sempre più gente da fuori e che necessita di idee e investimenti per liberare tutte le sue straordinarie potenzialità.
TRA RUGBY E VITICOLTURA
L’idea di imbarcare l’Alpago ha preso forma in un anno fa nella testa di Marco Levis di Tignes, reduce dalla Barcolana. Idea che ha poi condiviso con alcuni amici che come lui praticano il rugby e la viticoltura, tra cui lo skipper Alberto Bergamo e Andrea Dal Borgo. Non poteva mancare Andrea Cioni (sponsor Evco), Fabrizio Travaini, presidente della Lega Navale Italiana, Alessandro Fiori co-skipper (con Bergamo ha frequentato la prestigiosa Morosini), Michele Vigna, Joel Trame, Marco Buchmann, Luca Da Damos, Nicholas Zupancic, Tiziano Roffarè, Eugenia Brunazzo, Matteo Groppo. L’avventura è appena iniziata ma già guarda lontano con l’intento di gonfiare le vele del turismo della Conca e rendere merito ad un paesaggio estremamente ricco di offerte sportive ma ancora molto povero di servizi.
RICORDO DEL PADRE SKIPPER
«Negli ambienti delle gare veliche - spiega Marco - tutti conoscono il lago di Santa Croce e così ci siamo detti perché non promuovere la nostra terra creando un nostro team?». Detto fatto. All’appello mancava però la barca. Ma anche questo “dettaglio” ha trovato una rapida soluzione grazie proprio alla moglie di Marco, Maddalena, amica di Francesca. 
«Non sapevo cosa fare del Marinariello - racconta la giovane armatrice figlia della patron della Evco spentosi a Natale -. La cosa più semplice era venderla. Poi mi hanno parlato di questa bella iniziativa e così ho deciso di metterla a disposizione. È il mio modo per tenere vivo il ricordo di mio padre». Carlo, detto “Moco”, era uno skipper collaudato.
Il progetto è dettagliato anche nell’aspetto tecnico: il team è infatti seguito da Gabriele Olivo, ingegnere nautico e skipper che ha lavorato anche con Soldini.
PRIMO SUCCESSO A CAORLE
Sotto il profilo sportivo il team ha già fatto il primo posto nella libera della Ottanta di Caorle centrando un sesto posto assoluto su 92 imbarcazioni. Quest’anno Marinariello parteciperà ad alcune regate offshore dell’Adriatico e la stagione in corso sarà una stagione di test e consolidamento del team, per poi approdare nel 2022 ad appuntamenti più importanti.
«Il prossimo passo - spiega ancora Marco - è il restyling della barca che batte bandiera della Lega Navale Italiana. Vogliamo che parli dell’Alpago». Il progetto richiederà investimenti e non si disdegnano sponsor. Pubblicizzare l’Alpago è diventata una missione delle giovani leve, coscienti più di quelle passate di come il turismo sia la chiave di una crescita collettiva, inclusiva di più settori.
 

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