Alberghi a rischio infiltrazioni mafiose: protocollo tra Comuni per potenziare i controlli

Mercoledì 5 Agosto 2020
Anche tra Cortina tra i Comuni che hanno firmato il protocollo contro le infiltrazioni mafiose negli alberghi
BELLUNO -  Riunione in prefettura a Belluno tra sindaci della provincia per mettere a punto un'azione di contrasto contro l'economia illegale.Il prefetto Adriana Cogode, ha così sottoscritto con i primi cittadini di Belluno, Auronzo di Cadore, Alleghe, Borca di Cadore, Cortina d'Ampezzo, Falcade, Livinallongo del Col di Lana, San Vito di Cadore, Selva di Cadore, Val di Zoldo, Confcommercio e Federalberghi l' «Intesa per la legalità, lo sviluppo del settore ricettivo - alberghiero e nelle attività economico - commerciali e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale». L'accordo ha come obiettivo quello di realizzare un'efficace «barriera» alle possibili attenzioni delle consorterie criminali in un settore - quello turistico ricettivo - particolarmente colpito dall'emergenza Covid-19 e nel quale è pertanto ancor più avvertita la necessità di impedire che organizzazioni criminali, pur estranee al contesto bellunese, possano reinvestire i propri illeciti profitti in questo territorio nei settori di attività particolarmente attrattivi come il settore turistico alberghiero.

Attraverso l'intesa viene potenziato il sistema di cautele previste dall'ordinamento antimafia, rafforzando altresì lo scambio informativo tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti nel progetto per intercettare, anche attraverso analisi e monitoraggio dei passaggi proprietari o di gestione, eventuali fenomeni di riciclaggio, usura, estorsione o anche interferenze da parte di soggetti controindicati sul piano antimafia nella libera attività imprenditoriale e commerciale. «L'intesa sottoscritta oggi - ha sottolineato il prefetto - è il secondo tassello di un progetto di prevenzione avviato per tutelare il tessuto economico bellunese». 
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