TRIESTE - «I bambini sono sacri, devono poter giocare liberamente ed avere garantita un’infanzia serena». Con questa frase il sindaco Roberto Dipiazza mette la parola fine sul progetto "Pari o dispari? Il gioco del rispetto" che la Giunta comunale ha deciso oggi all'unanimità di far cessare con effetto immediato ed il ritiro dalle scuole di tutti e 30 kit presenti. La delibera, illustrata in Giunta dagli assessori all'Educazione Angela Brandi e alle Pari Opportunità Serena Tonel, va così a dare attuazione ad un punto del programma dell’amministrazione di centrodestra. «Oltre alle numerose proteste per questa sperimentazione, arrivate da parte di tanti genitori che hanno fortemente contestato sia l’opportunità che il metodo, questo progetto sperimentale -hanno precisato Brandi e Tonel - è costato oltre 8 mila euro e su un totale di 29 scuole appena cinque lo hanno attivato». Il gioco del rispetto era stato fortemente voluto e promosso dalla precedente amministrazione comunale di centrosinistra guidata da Roberto Cosolini per la parità tra i sessi ma aveva attirato da più parti accuse di adesione alla teoria del gender.
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