La letalità del virus e il dovere di informarsi (da fonti attendibili) prima di esprimere opinioni

Venerdì 7 Aprile 2023

Egregio Direttore,
le riporto un articolo comparso sul Corriere del Ticino di martedì 28 marzo 2023. "A livello mondiale le percentuali di mortalità Covid sono dello 0,15% delle persone che si sono infettate, circa 150 su 100.000, il che corrisponde a una normale influenza stagionale (0,10 e 0,20%). Ne consegue che il 99,85% degli infetti superano la malattia e ne diventano immuni. L'età media dei decessi Covid 19, spesso con più patologie pregresse, supera in tutti i paesi gli 80 anni, ovvero l'età che corrisponde alla normale aspettativa di vita." Le chiedo: a fronte di una tale constatazione, come si giustificano le misure liberticide che hanno depresso l'economia e le imposizioni sanitarie che hanno stravolto gli animi adottate dalle autorità di cui il suo giornale ha fatto da megafono? Il compito di un giornalista oltre ad informare, non è anche quello di verificare se la narrativa imposta dall'alto sia attendibile tale da giustificare questa condotta?


Giacomo Mason


Caro lettore,
certamente è compito di un giornalista verificare l'attendibilità delle notizie.

Ma lo è anche di chi scrive ai giornali e magari sale in cattedra ad impartire lezioni ai giornalisti. Per esempio: lei ha verificato da dove provengono i dati citati in quell'articolo e quanto siano attendibili? Credo sia impossibile visto che l'autore non riporta alcuna fonte, cioè non ci dice da quale rivista scientifica, istituto di ricerca o studio universitario li ha tratti. Le pare questo un esempio di corretta informazione? E ancora: perché nella sua lettera non ha precisato che l'autore dell'articolo che lei cita (in realtà è solo un'opinione pubblicata in fondo alla pagina dei commenti del Corriere del Ticino) è un noto sostenitore di posizioni negazioniste sul Covid? O non lo sapeva? E lei pretenderebbe di spiegarci come si fa buon giornalismo?


Per carità. In ogni caso non voglio sfuggire ai suoi quesiti. La invito come prima cosa a consultare lo studio pubblicato sulla "Mathematical Biosciences ad Enginering" a firma di Marco Roccetti, professore ordinario all'Università di Bologna. Da questa ricerca emerge una coincidenza perfetta tra i picchi di mortalità in Italia (i più alti del decennio) e quelli dei contagi per Covid. Dimostrazione evidente dell'elevata e letale incidenza della pandemia. Non solo: Eurostat ha misurato nel 19 per cento nel dicembre del 2022 l'eccesso di mortalità nei paesi Ue, ossia il numero di morti verificatesi al di sopra delle attese e rispetto agli anni precedenti. Altro che una normale influenza. Potrei fornire altri dati. Ma so che non servirebbe a nulla. Lei naturalmente continuerà a ritenere sbagliate le misure adottate ed inutili i vaccini e a considerare noi vittime della "narrativa imposta dall'alto" . Ma almeno un'altra volta cerchi di sostenere le sue opinioni con numeri e testi più credibili. E attendibili.

Ultimo aggiornamento: 14:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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