Influenza, dal raffreddore alla tosse: ecco i sintomi da non sottovalutare e cosa fare per rimettersi in forma

Nella settimana tra il 6 e il 12 novembre, nel nostro Paese circa 375 mila persone si sono ammalate

Martedì 21 Novembre 2023 di Maria Rita Montebelli
Influenza, dal raffreddore alla tosse: ecco i sintomi da non sottovalutare e cosa fare per rimettersi in forma

Solo gli addobbi natalizi che illuminano le strade e qualche spruzzata di neve sui monti ci ricordano che siamo a novembre inoltrato. Dal momento che fino a pochi giorni fa si andava in giro, soprattutto nel Centro-Sud, con abiti leggeri. Anche per questo, la stagione influenzale 2023-24 è in ritardo sulla tabella di marcia.

Ma, negli ultimi giorni, alla fine è partita col “botto”, come testimoniano i numeri dell’Istituto Superiore di Sanità.

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Nella settimana tra il 6 e il 12 novembre, i casi stimati di sindrome simil-influenzale sono stati circa 375 mila, portando il totale a 1.264.000 casi da inizio ottobre. Novembre dunque si conferma il mese clou dei contagi, destinati ad aumentare nei prossimi giorni, con l’abbassarsi delle temperature anche al Centro-Sud. Tanti dunque gli italiani messi a terra dai virus e tra questi anche Luciano Ligabue, che ha dovuto cancellare per influenza i suoi concerti a Roma e a Eboli. 

Mutazioni

«La stagione dell’influenza – commenta Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università Statale di Milano - è partita forte e non va sottovalutata. D’altronde lo avevamo già visto in Australia, dove l’incidenza del virus H3N2 è stata molto vivace».


Ma oltre a quelli dell’influenza, di virus respiratori ne circolano centinaia, con ai due estremi il rinovirus del raffreddore e il virus respiratorio sinciziale, pericoloso soprattutto per i più piccoli e gli anziani. E poi, anche se molti vorrebbero dimenticarlo, c’è anche il Covid, con i casi in netta risalita nelle ultime settimane.
Ma anche se il virus venuto da Wuhan ha cambiato molte volte pelle, rappresenta comunque un rischio importante per i fragili e gli anziani. È bene dunque proteggersi con le vaccinazioni di rito, non solo quella anti-Covid, ma anche quella antinfluenzale, richiesta per ora solo dalla metà dei candidabili. Ma si è ancora in tempo, anche se è bene affrettarsi perché il vaccino impiega due settimane circa per esercitare al meglio la sua azione protettiva.

Vaccino

Chi si vaccina in questo momento sarà protetto ai primi di dicembre, quindi il consiglio è anticipare la vaccinazione e non aspettare l’ultimo momento. Gli esperti raccomandano di utilizzare negli over 65 due tipologie di vaccino antinfluenzale: il quadrivalente inattivato adiuvato o il quadrivalente inattivato ad alto dosaggio, più efficaci nelle persone con una riduzione della capacità immunitaria determinata dall’età (la cosiddetta “immuno-senescenza”). 


E per i fragili, con difficoltà di movimento «la medicina generale – ricorda Nicola Calabrese, vice segretario nazionale e tesoriere della Fimmg, Federazione Italia Medici di Famiglia – è sempre in prima linea per portare le vaccinazioni anche a casa». «È davvero un peccato – commenta il professor Matteo Bassetti, direttore Clinica Malattie Infettive dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova – correre dei rischi in questo momento. Le persone fanno prevenzione contro le malattie cardiovascolari prendendo i farmaci per la pressione e contro il colesterolo, ma non si vaccinano contro l’influenza o il Covid perché ne sottovalutano i rischi».

Tosse

Per quanto riguarda l’influenza i campanelli d’allarme negli adulti sono quelli classici: inizio brusco con febbre alta (anche a 39-40 gradi), tosse e calo della voce, naso chiuso o con tante secrezioni e almeno un sintomo sistemico, come dolori muscolari e articolari. «Gli ospedali iniziano già ad essere sotto pressione per i primi accessi al pronto soccorso dovuti all’influenza che colpisce gli anziani. Il virus circolerà di più – ricorda Massimo Andreoni, Direttore Scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali e professore di Malattie Infettive all’Università Tor Vergata di Roma – perché ama le temperature basse. E l’esposizione delle mucose al freddo facilita l’ingresso del virus nel nostro organismo. Ricordarsi che per i pazienti fragili con l’ influenza esistono farmaci antivirali. Il medico può indicare la terapia migliore».

I comportamenti

E dunque vale la pena rispolverare la mascherina FFP2 negli ambienti molto affollati e sui mezzi pubblici e, se si è raffreddati, starnutire o tossire nella piega del gomito. Come imparato durante la pandemia, uno dei comportamenti più efficaci per bloccare il contagio è quello di lavarsi (o disinfettarsi) spesso le mani, evitando comunque di toccarsi occhi, naso o bocca. Chi presenta sintomi da raffreddamento e febbre dovrebbe starsene a casa, anche per evitare di contagiare altre persone. No invece agli antibiotici, del tutto inutili contro i virus. Questi farmaci vanno assunti solo dietro prescrizione medica, nel caso in cui si sospetti una sovrapposizione batterica. 
 

Ultimo aggiornamento: 22:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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