Le cozze potranno essere usate per riparare le ferite grazie ai loro "segreti" utilizzati per uno gel (dell'Istituto Terasaki per l'innovazione biomedica) in grado di curare con la forza, l'elasticità e la «capacità adesiva» dei mitili.
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Una delle più utili di queste applicazioni in ambito sanitario è legata alla guarigione delle ferite: ne facilita la formazione di vasi sanguigni, l'attivazione delle cellule immunitarie, la prevenzione della morte di cellule e tessuti vivi e persino la riduzione del dolore. Gli idrogel naturali, in particolare quelli di gelatina metacriloilica (Gelma), sono preferiti per la loro biosicurezza e biocompatibilità. Ma il loro utilizzo è ostacolato dalle loro proprietà meccaniche scarse come l'elasticità limitata, la parziale fragilità e rigidità e la loro incapacità di aderire alle superfici dei tessuti.
Ecco perché gli studiosi hanno analizzato le cozze che secernono fili che vengono utilizzati per attaccarsi alle superfici. Per formarli, i molluschi producono proteine in ambiente acido, che dopo l'esposizione all'acqua leggermente alcalina; subiscono un cambiamento chimico. I ricercatori hanno aggiunto all'idrogel Gelma grandi quantità di dopamina, un analogo chimico della proteina delle cozze che permette di attaccarsi dovunque. I risultati hanno dimostrato che l'aggiunta di grandi quantità di questo prodotto potrebbe aumentare l'elasticità dell'idrogel di quasi sei volte e la sua forza di oltre tre. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Acs Applied Materials & Interfaces.