Un nuovo vertice sull’escalation di furti in casa a Fondi, che sta allarmando sempre più la cittadinanza.
Un’altra occasione di confronto protrattasi per circa un’ora, durante cui gli abitanti della contrada sono tornati a esprimere grande preoccupazione per la sequela di raid, e a fare pressing non solo per un ulteriore rafforzamento dei servizi di controllo nelle aree considerate maggiormente a rischio, ma anche per un incremento delle forze dell’ordine stanziate nella Piana. Dalle Querce, e non solo, chiedono insomma un giro di vite da attuare con più divise e mezzi a supporto del personale ad oggi operativo sul territorio comunale.
Istanze già avanzate al sindaco e alle forze dell’ordine nel corso del primo incontro sulla rinnovata emergenza ladri nella popolosa frazione, organizzato venerdì sera nel piazzale della chiesa di Sant’Antonio, proprio mentre i soliti ignoti continuavano a far visita a villette e appartamenti. «La delegazione - spiegano dall’amministrazione comunale a margine del vertice di ieri - ha ricevuto rassicurazioni da parte delle stesse forze dell’ordine circa l’impegno quotidiano, costante e sinergico tra polizia, carabinieri, guardia di finanza e Municipale, volto a contrastare il fenomeno dei furti e, in generale, della criminalità».
Per il resto, in attesa di un eventuale ampliamento del personale operativo, le autorità hanno ribadito l’importanza di denunce e segnalazioni: «Ogni indizio, immagine o testimonianza forniti alle forze dell’ordine possono infatti risultare preziosi per assicurare alla giustizia criminali e malviventi. Al contrario, la mancata comunicazione delle informazioni in proprio possesso, o la condivisione delle stesse esclusivamente in rete, rallentano e complicano le attività investigative».
Sottolineature resesi necessarie alla luce di quanto emerso a più riprese, soprattutto di recente: troppo spesso le forze dell’ordine vengono avvertite di furti e circostanze ritenute sospette solo con larga differita. E a volte non vengono nemmeno contattate, vedendo i cittadini più impegnati nel riverberare l’allarme di turno su gruppi e canali social, piuttosto che nell’allertare con l’opportuna celerità chi di dovere. Compromettendo le tempistiche di risposta e rischiando equivoci o vere e proprie cacce all’uomo, con tutti i rischi del caso, anche per gli stessi residenti.
Oggi pomeriggio l’ondata di furti sarà intanto oggetto di un terzo incontro: è in agenda una riunione tra il sindaco e il prefetto Maurizio Falco, che potrebbe aprire le porte all’auspicata convocazione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.