Melloul Fatah, 27 anni, è il presunto killer del giovane albanese morto ieri sera a Sirolo a colpi di fiocina. Il ragazzo non si sarebbe reso conto di aver ucciso e nemmeno che la fiocina del fucile da pesca subacquea aveva trafitto i giovane. Il 27enne ora è rinchiuso nel carcere di Montacuto ad Ancona.
La ricostruzione
Secondo il suo racconto erano il 23enne morto, suo fratello e il conducente, un loro amico. Il terzetto lo avrebbe aggredito con calci e pugni, causandogli ecchimosi alla schiena e alla testa. Nella colluttazione, sempre secondo la sua versione, il ferimento mortale sarebbe stato del tutto accidentale. Anche la fidanzata, che era con lui, non si sarebbe accorta del ferimento mortale. Per domani è stata fissata l'autopsia sul corpo del 23enne albanese Kajdi Bitri. Mercoledì ci sarà l'interrogatorio di garanzia davanti al gip.
Prevista anche una perizia balistica come atto irripetibile sulla fiocina sequestrata. «Il mio assistito è molto provato dalla vicenda - si limita a dire il legale - non si da pace, non pensava di aver ucciso qualcuno e non è stato mai in fuga». Sul caso indagano i carabinieri della Compagnia di Osimo, guidati dal comandante Luigi Ciccarelli, il Norm e il nucleo investigativo. Per partecipare alle ricerche ieri molti carabinieri sono rientrati dalle ferie per aiutare i colleghi.