Ciclone invernale in arrivo. Porterà neve, nubifragi e freddo polare.
Ciclone in Fvg e Trentino Alto Adige
Secondo quanto si può vedere dalle cartine del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine, la situazione peggiorerà intorno a mercoledì 15 novembre. Le zone a essere colpite per prima saranno quelle settentrionali. Parliamo del Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Trentino Alto Adige. Non si escludono temporali. Al Sud, invece, il ciclone dovrebbe manifestare la sua forza sabato 18. Puglia, Calabria, Campania e anche Sicilia saranno le zone più colpite.
Quando arriva il maltempo
Le previsioni indicano che avrà la sua massima intensità nella seconda parte di Novembre. Che si preannuncia molto movimentata e decisamente fredda. Le masse d'aria (molto instabili) innescheranno la formazione di un insidioso ciclone, che scatenerà la sua furia specie da Venerdì 17 novembre. Non si esclude il rischio di precipitazioni molto intense anche sotto forma di nubifragio e nevicate fino a quote molto basse (anche collinari).
Crollo delle temperature
Ci si può attendere un crollo verticale delle temperature, con valori termici ben sotto le medie climatiche. Dove? Specie al Nord e sulle regioni adriatiche: sarebbe il primo vero freddo con caratteristiche invernali. Manca ancora diverso tempo e come al solito invitiamo alla prudenza, ma i segnali per una prima seria irruzione fredda ci sono tutti.
Allerta valanghe
Il Centro funzionale della Regione Valle d'Aosta ha diramato un bollettino di allerta gialla per valanghe in vista delle «precipitazioni sparse, più intense nel settore nord-occidentale, nevose a 700-900 metri di quota in rialzo fino a 1.800-2000 metri» attese domenica. L'allerta è valida per le valli del Gran Paradiso e la dorsale alpina, che comprende la zona Nord-occidentale della regione, quindi dalla Valgrisenche a Cervinia, passando per l'area del Monte Bianco e del Gran San Bernardo. In particolare saranno possibili «medie e grandi valanghe prevalentemente in zone non antropizzate o fenomeni noti per elevata frequenza». Il bollettino raccomanda di «seguire l'evoluzione della previsione di domani in quanto potrebbe cambiare la valutazione della criticità idrogeologica in funzione dell'innalzamento dello zero termico previsto per lunedì».