Marò, il ministero degli Interni indiano
esclude la pena di morte

Venerdì 7 Febbraio 2014
I marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone
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Il ministero degli Interni indiano ha rinunciato oggi ad invocare la pena di morte nei capi di accusa della polizia Nia, pur mantenendo lo strumento della legge anti-pirateria (Sua Act) per processare i Fucilieri di Marina italiani.

Lo riferisce l'agenzia di stampa Pti. Ripetendo una ipotesi già formulata nei giorni scorsi, l'agenzia asserisce che «il ministero è dell'opinione che i due debbano essere processati con il SUA Act ma che non si debba invocare la pena di morte in esso contenuta».
Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 13:08

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