Ilaria Salis, La Russa incontra il padre: «Sì, difendo una militante antifascista: conta la tutela dei diritti. Favorevole ai domiciliari»

I due si sono visti a Milano: «È una italiana che, al di là del giudizio che uno può dare, delle sue idee, e del modo con cui traduce le sue idee, se il fatto è vero o non è vero che lei partecipava a quella spedizione, è comunque una cittadina italiana per la quale è giusto siano tutelati i diritti della persona»

Venerdì 2 Febbraio 2024
Ilaria Salis, La Russa incontra il padre: «Sì, difendo una militante antifascista: conta la tutela dei diritti. Favorevole ai domiciliari»

Sul caso Ilaria Salis interviene anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, che oggi a Milano ha incontrato il padre della maestra detenuta in Ungheria. «È stato un incontro molto cortese - ha detto La Russa -.

Ricordatevi che io, prima di fare il politico, sono avvocato penalista, di carcere. Quindi per me non è difficile immedesimarmi nel desiderio del padre, prima di tutto che sia rispettata la dignità della figlia imputata. Partendo da questo la vicinanza è stata immediata e spontanea». 

 

Ignazio La Russa incontra il padre di Ilaria Salis

«Al di là del merito del processo su cui non posso dire naturalmente nulla, mi esprimo fortemente sul diritto alla dignità della ragazza nell'esposizione delle famose catene, che ci sono in tanti Paesi e in parte anche in Italia. L'importante è che non vi sia una esibizione dei modi con cui la sicurezza viene assicurata», ha detto La Russa dopo l'incontro con Roberto Salis. A chi gli ha domandato se difende «una militante antifascista», La Russa ha risposto «sì, perché non c'entra il merito della vicenda». Il presidente La Russa ha spiegato che «stiamo parlando di una italiana che, al di là del giudizio che uno può dare, delle sue idee, e del modo con cui traduce le sue idee, se il fatto è vero o non è vero che lei partecipava a quella spedizione, è comunque una cittadina italiana per la quale è giusto siano tutelati i diritti della persona».

Ilaria Salis, ipotesi braccialetto elettronico: si tratta per i domiciliari in Italia. La Russa ha incontrato il padre a Milano

La decisione degli arresti domiciliari per Ilaria Salis «non attiene al grado di responsabilità per i fatti contestati, se possono essere concessi, e il fatto che li abbiano respinti ma esaminati significa che in teoria possono essere concessi. Io non sono contrario, anzi, sono estremamente favorevole. Poi però decide liberamente la magistratura ungherese - conclude La Russa -. La decisione dei domiciliari non può essere nostra. Ci può essere per esempio la disponibilità del luogo in Ungheria, in attesa di un'eventuale richiesta in Italia, e potrebbe essere l'ambasciata».

Roberto Salis: «Piena convergenza, grazie La Russa»

«Ringrazio il presidente del Senato Ignazio La Russa, è stato un incontro amichevole ed empatico. Abbiamo piena convergenza sulla strategia da adottare e come famiglia siamo confindenti che la strada intrapresa sia quella giusta». È quanto ha detto all'ANSA Roberto Salis, il padre della 39enne detenuta a Budapest, dopo aver incontrato il presidente del Senato Ignazio La Russa. «Adesso per il bene di Ilaria e per la difesa della sua dignità e dei suoi diritti - ha aggiunto - la famiglia chiede a tutti di smorzare i toni della polemica politica e preghiamo di cessare qualsiasi tentativo di strumentalizzazione del caso».

Ultimo aggiornamento: 4 Febbraio, 12:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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