Potrebbe essere stato «un colpo di sonno dell'autista dell'autocisterna o un momento di distrazione» a provocare il rogo di Borgo Panigale, vicino Bolgona. «Ma è ancora troppo presto per dirlo con certezza» secondo il procuratore di Bologna Giuseppe Amato, che ai microfoni del Giornale Radio Rai, ricostruisce le possibili cause dell'incidente di Borgo Panigale.
LEGGI ANCHE Bologna, chi è Rioccardo Muci, l'agente eroe che ha salvato decine di persone dall'inferno di fuoco
Un «dato importante - spiega - è la registrazione delle immagini dell'incidente, dove si vede il tamponamento dell'autocisterna, l'incendio e poi la successiva esplosione».
Spiega ancora che «non abbiamo ritenuto di fare nessun tipo di sequestro con l'intenzione già oggi di consentire alla società Aautostrade di ripristinare la circolazione in quel tratto di strada». Amato, infine, ha confermato che, sulla vicenda, è stato aperto un «fascicolo a carico di ignoti dove si ipotizza il disastro colposo e, ovviamente ,il reato di omicidio, lesioni colpose stradali plurime».
L'unica vittima dell'incendio è proprio l'autista Andrea Anzolin, 42 anni, vicentino che lavorava per un'impresa di commercio e distribuzione di carburante della provincia di Vicenza. Era un autista esperto, che da molti anni guidava mezzi che trasportano materiale infiammabile.