Da un lato, la crescita che pare quasi inarrestabile di Fratelli d'Italia. Dall'altro, il tonfo del Pd, a tutto vantaggio del Movimento 5 stelle.
La lista di Giorgia Meloni, secondo Youtrend/Agi, si avvicina ormai a sfiorare il 30 per cento dei consensi, attestandosi al 29,6% (in crescita dello 0,4% rispetto a due settimane fa). Se si votasse oggi, insomma, FdI potrebbe andare meglio di oltre il 3% rispetto a quanto toalizzato alle Politiche del 25 settembre. Scenario non altrettanto roseo per i partner di centrodestra. Risale leggermente la Lega, stabile attorno all'8% (8,8 secondo la Supermedia, in crescita rispetto all'8,7 di due settimane fa), mentre Forza Italia scivola a quota 6,9% (stabile nelle ultime rilevazioni). Numeri che portano il centrodestra nel suo complesso intorno a quota 45%.
Diverso il quadro per quanto riguarda il centrosinistra. Dove non si arresta il tonfo del Pd: se alle ultime elezioni i dem avevano incassato il 19%, il partito guidato dal segretario uscente Enrico Letta convince oggi - secondo Youtrend - il 16,7% dell'elettorato, in lieve calo rispetto a quattordici giorni fa (16,8). Una tendenza negativa che per i dem pare difficile da invertire, segnalata da praticamente tutte le rilevazioni degli ultimi mesi. Chi guadagna, al contrario, è il Movimento 5 stelle. Sempre più solido sul secondo gradino del podio dei partiti italiani, il movimento guidato da Giuseppe Conte conquista il 17,2% degli italiani (seppur in leggera diminuzione rispetto a due settimane fa, quando il dato era del 17,4%). E punta a erodere ancora i consensi dem, per posizionarsi come punto di riferimento dell'opposizione.
E il Terzo polo? Situazione stabile, secondo Youtrend/Agi: il duo formato da Azione e Italia Viva di Carlo Calenda e Matteo Renzi non cresce rispetto a due settimane fa, al 7,8% dei consensi. Stabilmente sopra Forza Italia e vicino a insidiare la Lega. Chiudono, infine, i "piccoli", che sembrano restare tali. Almeno nelle intenzioni di voto rilevate dalla media degli ultimi sondaggi: l'Alleanza Verdi-Sinistra italiana al 3,6%, +Europa al 2,5, Italexit di Gianluigi Paragone (rimasto fuori dal Parlamento) al 2,1 e, infine, Noi Moderati di Maurizio Lupi all'1,8.