Elezioni, la presidente Tesei: «Umbri coraggiosi, ora rimbocchiamoci le maniche»

Lunedì 28 Ottobre 2019
Donatella Tesei con Matteo Salvini la notte dello spoglio
PERUGIA - ll sorriso si apre sulla vittoria con a fianco Matteo Salvini. L’exit-poll delle 23 che cambia la storia dell’Umbria Donatella Tesi, senatrice, se lo gusta fianco a fianco al capo della Lega. Poi spiega, annuncia, sottolinea come sarà la sua Umbria, un’Umbria che fino a cinque anni fa era difficile anche solo immaginare.
Senatrice, anzi, presidente Tesei, se l’aspettava una vittoria così ampia?
«Nella capillare campagna elettorale che ho fatto, in ogni luogo della regione, ho avuto riscontri positivi da parte di cittadini, associazioni, imprenditori. Ho sentito da un lato una grande voglia di cambiamento. Dall’altra ho avuto responsi positivi verso le nostre linee programmatiche. Il voto di ieri è risultato di tutto questo, ma un risultato così ampio mi spaventa anche un po’. Gli umbri, però, hanno dato una prova di grandissima maturità e di grandissimo coraggio».
Che vuol dire per l’Umbria questo successo del centrodestra unito dopo 49 anni di egemonia rossa?
«Vuol dire tornare ad avere una speranza per il domani. Vuol dire aver detto no ad un sistema e ad una gestione che ha costretto la regione ad un lungo periodo buio. Vuol dire aver dimostrato, attraverso questo voto di cambiamento, la voglia di rialzarsi e tornare ad essere un’Umbria che ha un ruolo primario, il ruolo che merita. Vuol dire aver riconosciuto in noi il vero cambiamento ed aver sposato il nostro programma, che non è fatto di ricette magiche, ma di azioni concrete, da applicare immediatamente, insieme ad una visione a lungo termine».
L’Umbria, secondo alcuni indicatori economici, ha bisogno di una cura pesante per rialzarsi. Da dove inizierà?
«Bisogna invertire la tendenza che ha caratterizzato la nostra regione in questi anni. Tutti insieme, ognuno con il suo ruolo, dobbiamo rimboccarci le maniche. Nessuno si può chiamare fuori da questo processo: maggioranza, opposizione, associazioni, imprenditori, parti sociali, cittadini. Cominceremo con una analisi e una revisione della spesa per liberare risorse da investire per migliorare la qualità dei servizi a cittadini ed imprese. Ci adopereremo per rilanciare l’economia, che a sua volta aiuterà l’occupazione. Di lavoro abbiamo parlato tanto, di lavoro ci hanno chiesto in tanti. Punteremo sulle enormi potenzialità che hanno Umbria e umbri».
Tesei, dopo concorsopoli, lo scandalo e gli arresti, come sarà la vostra sanità? Cosa ha intenzione di cambiare?
«Merito, questa è la parola d’ordine. Il merito come elemento determinante in ogni scelta. La nostra sanità pubblica ha avuto ed ha ottime professionalità che devono essere messe nella migliore condizione possibile per lavorare. Va fatto sì che la sanità umbra possa essere attrattiva per i migliori professionisti e per l’utenza che vi si rivolge. Questo settore assorbe l’80% delle risorse regionali, è necessaria una razionalizzazione della spesa che riesca ad ottimizzare i servizi offerti e renderli più efficienti».
Matteo Salvini, durante un incontro con gli agricoltori umbri negli ultimi giorni di campagne elettorale, ha prenotato per la Lega l’assessorato all’agricoltura. Con quali criteri costruirà la Giunta?
«Ho detto più volte che le nostre liste sono composte di ottime professionalità che saranno utili al progetto di rilancio dell’Umbria. Da oggi saremo al lavoro per comporre la miglior Giunta possibile, funzionale alla esigenze della regione. Una Giunta a vocazione politica, perché è la politica che dovrà fare le scelte per ricostruire il futuro della regione».
Presidente Tesei, c’è il rischio che dopo tanti riflettori l’Umbria torni piccola piccola come la provincia di Lecce per dirla con le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte?
«L’Umbria è una grande terra, fatta di grandi persone. Lo dice la nostra cultura, la storia della nostra regione, antica e recente, lo dicono le città e il paesaggio. Dobbiamo far sì che l’Umbria rimanga sotto i riflettori non per sterili polemiche, ma come esempio di regione virtuosa, attrattiva per turisti ed imprenditori. Come esempio da seguire».
Come ha trascorso la domenica che ha cambiato la storia dell’Umbria?
«La domenica di una personale normale. Sono andata a messa, ho votato alle undici, sono stata con i figli e il nipotino. Poi sono andata al funerale di Alvaro Verbena. Fu sindaco di Forza Italia di Deruta, uno di quelli che, tanti anni fa, ha aperto la strada al cambiamento dell’Umbria
Ultimo aggiornamento: 22:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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