Pier Silvio Berlusconi: «Non scendo in politica», poi si commuove per papà Silvio: «Ti amo». Il bacio verso il cielo alla presentazione dei palinsesti

Troppo forti le immagini trasmesse prima di presentare i palinsesti Mediaset della nuova stagione.

Mercoledì 5 Luglio 2023 di Luca Uccello
Pier Silvio Berlusconi: «Non scendo in politica», poi si commuove per papà Silvio: «Ti amo»

«La mancanza di mio papà è enorme. Più passano i giorni, più la sento, più si fa sentire». Pier Silvio Berlusconi non è riuscito a trattenere le lacrime. Troppo forte il dolore che c'è ancora dentro di lui. Troppo forti le immagini trasmesse prima di presentare i palinsesti Mediaset della nuova stagione.

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Momenti simbolici, che hanno fatto la sua storia, quella di suo padre: dalle prime cassette alle convention di Montecarlo, dal trionfo del Milan in Coppa dei Campioni al predellino, al 'non molliamò lanciato da Pier Silvio in azienda a poche ore dal funerale del Cavaliere.

Un video a sorpresa voluto dai dipendenti che lo ha davvero commosso: «Grazie a tutti», dice con la voce rotta dall'emozione. Poi un bacio verso il cielo: «Ti amo, papà».

«La mancanza è più dell'uomo più che del papà anche se è stato un grande padre. Un giorno ricordo che mio padre mi chiamò in cucina. C'era la mia agenda aperta di fianco alla sua. Mi disse: "Ma tu fai davvero tutte queste cose in una settimana? Sei diventato me?" Quella risata non la dimenticherò...».

 

L'omaggio al papà

Il padre, Silvio, fondatore di Mediaset, è scomparso il 12 giugno. E la serata di presentazione dei nuovi palinsesti a Cologno Monzese si apre con un omaggio. A margine della conferenza stampa Pier Silvio Berlusconi è tornato a parlare di suo padre. 

«Papà era di una dolcezza infinita. Davvero infinita. Devo dire che io non era un ragazzino terribile, ero abbastanza bravo, non ho mai fatto cose che potessero farlo preoccupare. Avevo solo una passione per gli sport un po’ estremi, un po’ pericolosi. E lui cercava di limitare le mie cavalcate a cavallo, i miei salti con la moto...». «Una sgridata? Più di una. Ne ho in mente ma mi vergogno a raccontarle. E adesso che ho un figlio di 13 anni lo capisco fino in fondo i suoi insegnamenti. Lui era dolcissimo, mi è sempre stato vicino. Lo ricordo come un padre dolce, come un padre presente. Era anche un padre buono, tendente all’iper permissivo…»

La politica

«Assolutamente no. Io non scendo in politica». Così, durante la presentazione dei palinsesti tv di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi ha risposto ai cronisti che gli chiedevano se avesse in mente una 'discesa in campò dopo la scomparsa del padre Silvio, leader di Forza Italia. «La prima questione -ha spiegato- è del tutto personale. Io penso che la politica sia un mestiere serio. E i mestieri si studiano, si imparano nel tempo. Ci vuole esperienza, non si fanno dall'oggi al domani. Non riterrei giusto dire 'ok, per quello che è successo andiamò». Il secondo motivo è che, «anche ove mai fosse, non credo sia giusto lasciare le cose a metà. Mediaset sta attraversando un momento importantissimo di progetti e sviluppo e dunque ritengo che io debba rimanere qui a fare il mio mestiere». E per finire, «il terzo motivo, il più importante, è che anche mai fosse, e così non è, dovessi sentire io un qualche tipo di chiamata, non bisogna dimenticare perché si vuole fare le cose. Per dare un servizio agli italiani? Ad oggi non c'è alcuna emergenza. Quindi non vedo perché». Una risposta perentoria, quindi. Che, tuttavia, affianca ad una considerazione, conversando con i giornalisti, al termine della serata: «Nei vari pensieri che ho fatto con la scomparsa di mio padre -ha detto- c'è qualcosa che mi ha fatto nascere qualcosa dentro; il suo rapporto con gli italiani è un lascito, fatto di amore di libertà. Un lascito che deve vivere, al di là della destra e della sinistra, al di là dei partiti e di tutto. È come un pugno allo stomaco, ma anche una carezza». Poi ironizza: «Io ho 54 anni; mio padre quando è sceso in campo in politica ne aveva 58». E conclude: «Io non voglio fare politica. Qualcosa di emotivo e sentimentale si è mosso, ma io non voglio e non faccio politica. Non solo perché non la voglio fare, non ne sarei in grado, ma soprattutto perché ad oggi non c'è n'è necessità. C'è un governo e c'è stabilità». E a chi gli ha chiesto a quel punto chi potrebbe sostituire suo padre in Forza Italia, ha risposto: «Nessuno. Mai». 

Ultimo aggiornamento: 13:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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