Militari e forze di polizia,
ecco dove calerà la scure

Martedì 18 Marzo 2014 di Carlo Mercuri
Militari e forze di polizia, ecco dove calerà la scure
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Quarantamila militari in meno da qui al 2024 (si passer da 190.000 a 150.000) uno choc che stato gi assorbito dal popolo in divisa. Sappiamo tutto di loro, fino all’unità: nei prossimi dieci anni verranno sforbiciati 133 generali (il 30%), 391 colonnelli (il 20 %) e via via a seguire sottufficiali e truppa fino ad ottenere l’annunciato dimagrimento di 40.000 unità.



Verrà tagliato di quasi 8.000 unità anche il personale civile della Difesa: oggi ci sono 27.894 lavoratori, dovranno scendere a 20.000. A fronte di questo disboscamento sono previste della garanzie: per esempio, riserve di posti nei concorsi pubblici e misure particolari per favorire il passaggio in altre Amministrazioni, la cosiddetta mobilità. Questo fa sì che il disappunto di coloro che saranno tagliati sia ammorbidito, attenuato: nessuno resterà senza lavoro. E poi la Forza armata si gioverà del dimagrimento. Un esercito "leggero" e meno elefantiaco è più facilmente addestrabile, trasportabile, allertabile: è più adatto alle esigenze dei tempi moderni.





LA PUBBLICA SICUREZZA

Dove invece la scure del Governo crea più problemi è nel mondo delle Forze di sicurezza. Con la spending review i carabinieri, che hanno in pianta organica 118.000 operatori ma che possono contare oggi solo su 105.400 unità, sanno che dimagriranno fino a 95.000 nel 2016 (oltre 20.000 carabinieri in meno in due anni); analogamente la Polizia, su una pianta organica di 110.000 operatori conta oggi realmente su 95.000 unità che scenderanno a 87.000 nel 2016 (anche qui, un taglio di oltre 20.000 uomini in due anni). E la Guardia di Finanza, che ha in pianta organica 68.100 operatori ma che può contare su 60.500 unità vedrà ridursi gli effettivi a 56.000. E chissà dove si andrà a finire, dal momento che è previsto pure il turn over nel pensionamento e per due poliziotti o carabinieri che vanno in congedo ne sarà assunto solo uno. Tenendo presente che l’età media del personale di questi tre Corpi di polizia è di 47 anni e che alla fine degli anni Ottanta l’età media di poliziotti e carabinieri era di 25 anni.





Scendendo nel dettaglio, questa riduzione di risorse significa per la Polizia già oggi avere duemila agenti in meno a Roma, mille a Milano, Napoli e Palermo, e via diminuendo. Non è come per le Forze armate, dove snellimento fa rima con maggiore destrezza: qui l’equazione è meno risorse meno sicurezza. Si pensi al taglio del 44 per cento dei fondi destinati all’acquisto di benzina per le volanti!





Ha spiegato il capo della Polizia, Alessandro Pansa: «Ogni tanto qualcuno mi chiede di aumentare i livelli dei controlli in alcune città. Voglio essere chiaro: oggi non siamo in grado di accrescere la sicurezza in nessuna parte del territorio. Non è pensabile che noi possiamo offrire lo stesso servizio di sicurezza al cittadino che offrivamo qualche anno fa, con 15 mila poliziotti, 15 mila carabinieri e migliaia di finanzieri in meno». E Gianni Tonelli, presidente del Sap, indica una via d’uscita: «La strada maestra è quella di ridurre il numero dei Corpi di Polizia, che oggi sono sette, cinque nazionali e due locali».
Ultimo aggiornamento: 13:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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