DOHA - Gli accordi sottoscritti nel Golfo serviranno alle imprese italiane a essere pi forti: sono la migliore risposta al disfattismo imperante del nostro paese. Fuori dall'Italia credono in noi». Ne è convinto il premier Enrico Letta, che oggi ha fatto tappa a Kuwait City nel suo tour del Golfo alla ricerca di nuovi investitori per l'Italia.
Il fondo Kia, uno dei primi fondi al mondo, investirà 500 milioni di euro nel fondo strategico italiano (Fsi) e quindi, attraverso questo, nelle aziende italiane, è stato l'annunciato di oggi del premier. Questo investimento sarà utilizzato per «capitalizzare, rilanciare e aiutare le imprese italiane», ha precisato Letta, secondo cui gli accordi sottoscritti nel Golfo «serviranno alle imprese italiane a essere più forti: sono la migliore risposta al disfattismo imperante del nostro peese. Fuori dall'Italia credono in noi».
«Sento molti ragionamenti, tra politica interna e politica estera: questa è politica interna, economica, industriale. Il paese oggi è il mondo, non si ferma ai confini nazionali», ha detto ancora Letta.
«Torno a casa stanco ma con il sorriso sulle labbra. Il Governo sta ottenendo con grandi sforzi grandi risultati», ha osservato ancora il premier al termine della sua missione nel Golfo, confermando prima di infilarsi in ascensore del palazzo presidenziale, che parteciperà alla direzione del Pd di dopodomani.
«Torno a Roma dopo questi giorni nel Golfo ancora più determinato che la strada intrapresa per fare ripartire il nostro paese è quella giusta: ne parlerò nelle discussioni che avremo con alleati, dentro il Pd e i nostri partiti», ha detto ancora Letta.
«Spero che Confindustria accolga quello che è successo in questi giorni» nella missione nel Golfo e «dia segnali di fiducia e non solo di disfattismo», ha concluso, riferendosi alle critiche al governo del presidente degli industriali Giorgio Squinzi.
«Un grande annuncio, il più importante evento di questo viaggio» dopo il dossier Alitalia, ha detto Letta parlando dell'accordo con Kuwait Investment Autority (Kia), «il fondo più antico del mondo» è tra i principali «deal mai avuti, il più grande annuncio di questo viaggio»: 500 milioni di euro per supportare le imprese italiane e quindi la crescita ed il lavoro.
«È talmente importante che merita i discorsi elle grandi occasioni», ha aggiunto ribadendo che «500 milioni di euro, messi tutti in un colpo, per capitalizzare il Fondo Strategico Italiano (Fsi) di Cassa Depositi e Prestiti» dimostra che «l'Italia è un paese affidabile». Il Kuwait ha «creduto alla stabilità del nostro paese». Queste risorse «serviranno alle imprese italiane per essere più forti e superare i problemi di credit crunch: sono la migliore risposta al disfattismo imperante nel nostro paese: fuori dall'Italia credono in noi». E serviranno a «creare molti posti di lavoro», ha ribadito.
«Torno a casa - ha concluso - torniamo a casa con realizzazioni senza precedenti: questo è veramente il colpo finale».
Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 14:17
Il fondo Kia, uno dei primi fondi al mondo, investirà 500 milioni di euro nel fondo strategico italiano (Fsi) e quindi, attraverso questo, nelle aziende italiane, è stato l'annunciato di oggi del premier. Questo investimento sarà utilizzato per «capitalizzare, rilanciare e aiutare le imprese italiane», ha precisato Letta, secondo cui gli accordi sottoscritti nel Golfo «serviranno alle imprese italiane a essere più forti: sono la migliore risposta al disfattismo imperante del nostro peese. Fuori dall'Italia credono in noi».
«Sento molti ragionamenti, tra politica interna e politica estera: questa è politica interna, economica, industriale. Il paese oggi è il mondo, non si ferma ai confini nazionali», ha detto ancora Letta.
«Torno a casa stanco ma con il sorriso sulle labbra. Il Governo sta ottenendo con grandi sforzi grandi risultati», ha osservato ancora il premier al termine della sua missione nel Golfo, confermando prima di infilarsi in ascensore del palazzo presidenziale, che parteciperà alla direzione del Pd di dopodomani.
«Torno a Roma dopo questi giorni nel Golfo ancora più determinato che la strada intrapresa per fare ripartire il nostro paese è quella giusta: ne parlerò nelle discussioni che avremo con alleati, dentro il Pd e i nostri partiti», ha detto ancora Letta.
«Spero che Confindustria accolga quello che è successo in questi giorni» nella missione nel Golfo e «dia segnali di fiducia e non solo di disfattismo», ha concluso, riferendosi alle critiche al governo del presidente degli industriali Giorgio Squinzi.
«Un grande annuncio, il più importante evento di questo viaggio» dopo il dossier Alitalia, ha detto Letta parlando dell'accordo con Kuwait Investment Autority (Kia), «il fondo più antico del mondo» è tra i principali «deal mai avuti, il più grande annuncio di questo viaggio»: 500 milioni di euro per supportare le imprese italiane e quindi la crescita ed il lavoro.
«È talmente importante che merita i discorsi elle grandi occasioni», ha aggiunto ribadendo che «500 milioni di euro, messi tutti in un colpo, per capitalizzare il Fondo Strategico Italiano (Fsi) di Cassa Depositi e Prestiti» dimostra che «l'Italia è un paese affidabile». Il Kuwait ha «creduto alla stabilità del nostro paese». Queste risorse «serviranno alle imprese italiane per essere più forti e superare i problemi di credit crunch: sono la migliore risposta al disfattismo imperante nel nostro paese: fuori dall'Italia credono in noi». E serviranno a «creare molti posti di lavoro», ha ribadito.
«Torno a casa - ha concluso - torniamo a casa con realizzazioni senza precedenti: questo è veramente il colpo finale».
