Grillo contro il Jobs act: «Abbassa gli stipendi e licenzia»

Venerdì 10 Ottobre 2014
Grillo contro il Jobs act: «Abbassa gli stipendi e licenzia»
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Entrata trionfale per il leader del M5S Beppe Grillo al Circo Massimo, dove si tiene la tre giorni del M5S. L'ex comico ha esordito con una stoccata a Renzi: «E' in una situazione stranissima, il Pd ha perso 400mila iscritti in un anno.

Rischia di essere un leader senza base, mentre noi siamo una base senza leader».

Mezzo flop La kermesse grillina è iniziata intorno alle 18, ma la piazza del Circo Massimo ha faticato a riempirsi. «Molti pulman degli attivisti - spiega un militante - partiranno domani, dunque le presenze clou le registreremo soltanto allora. E poi incide sicuramente anche il fatto che oggi è venerdì».

Il jobs act «L'articolo 18 è un pensiero per il quale i nostri padri hanno combattuto. L'acqua pubblica, l'istruzione pubblica, la sanità pubblica ci sono perché per centinaia di anni hanno lottato delle persone», dice Grillo ai militanti riuniti sotto al palco. «Il Jobs Act significa abbassare stipendi: licenzi uno e ne assumi tre con uno stipendio più basso». «A Matteo ora direi di essere più veloce a distruggere l'Italia e a buttarci con il culo per terra». «Abbiamo bisogno di uno shock e sta arrivando: è il Jobs Act». Jobs Act per Grillo «significa prendere uno che ha un lavoro normale, con uno stipendio normale, licenziarlo e riassumere tre precari creando posti di lavoro».

Reddito di cittadinanza «La nostra proposta di reddito di cittadinanza non è un obolo, un regalo ma un'offerta di sopravvivenza per chi perde il lavoro per dargli la possibilità di trovarne un altro», annuncia poi l'ex comico. «Il reddito di cittadinanza c'è in tutta Europa tranne che da noi ed in Grecia, questa si chiama democrazia perfetta».

«Diventate me» «Ognuno di voi deve diventare me, ognuno di voi deve andare negli autogrill e fare i comizi», continua. «Come quando parli di Bill Gates ti viene in mente un computer, quando si parla di noi dobbiamo fare venire in mente noi. Quello che ci lega è il fatto che ci vogliamo bene ed è la prima volta che in Italia un movimento crea una cosa del genere. Siamo - ripete - i primi francescani d'Italia». «Non è più tempo di dire o noi o voi ma dobbiamo dire o noi o noi, o noi o la democrazia». «Anche se si cancellano dai sondaggi e dai talk show non ci cancelleranno - aggiunge - e giusto che ci prendiamo il Paese e mettiamo persone perbene dove non ne hanno mai viste».

Berlusconi «Preferisco Berlusconi che lotta per le sue aziende che quei cazzo di finti amici della sinistra che per venti anni hanno fatto solo i cazzi loro», attacca Grillo.

La Germania «La Germania non è la grande locomotiva d'Europa: è all'undicesimo posto su sedici» nella crescita «e dà lezioni in Europa. Non abbiamo niente da imparare da loro», continua. «In Germania il nero è di 350 miliardi - aggiunge - sono peggio di noi. Ci sono mafia e camorra e non se ne accorgono».

Riina e Bagarella «Hanno impedito a Bagarella e a Riina di assistere alla deposizione di Napolitano: era troppo per loro sopportare Napolitano dopo aver sopportato anche il 41 bis», polemizza sula mancata concessione ai due boss mafiosi di assistere alla testimonianza del capo dello Stato.

Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 12:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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