Letta torna, prove di disgelo con Renzi: applaude il discorso del premier

Giovedì 20 Marzo 2014 di Alberto Gentili
Letta torna, prove di disgelo con Renzi: applaude il discorso del premier
​ROMA - Parlare di disgelo forse troppo. Ma dopo il brutale passaggio di consegne del mese scorso, quando Enrico Letta a palazzo Chigi neppure degn di uno sguardo Matteo Renzi, l’ex premier e il premier sono tornati a parlarsi. E’ accaduto ieri mattina alla Camera. In agenda c’era il report di Renzi sul suo giro delle capitali europee e Letta ha deciso di andare ad ascoltarlo.

Con i giornalisti che ha incrociato in Transatlantico l’ex premier è stato avaro di parole: «Come va? Tutto bene, guardiamo avanti. Sono qui per seguire il dibattito sull’Europa». Una volta in Aula, Letta è andato sedersi al suo banco tra i deputati democrat. Poi, dopo una sospensione della seduta, ha scelto il banco ”neutro” riservato alle Commissioni, quello dove si era seduto in occasione del voto di fiducia al governo Renzi. «Una scelta», questa volta, «senza alcun significato politico», confiderà in serata l’ex premier.



STRETTA DI MANO

Al disgelo ha contribuito Renzi. Prima di prendere la parola, il premier si è alzato ed è andato a salutare Letta. Stretta di mano, poi i due (ex?) “nemici” hanno scambiato qualche battuta. E l’ex premier, questa volta, ha concesso un sorriso al successore. «Tra di noi solo un saluto», rivelerà Letta. Un saluto cui è seguito l’omaggio ufficiale di Renzi durante il discorso: «Ringrazio il presidente Letta che ha dato stimoli e punti di riferimento per svolgere al meglio il semestre di presidenza italiana dell’Unione». Ciliegina sulla torta, l’ex premier alla fine ha applaudito il premier. Venti giorni fa, votata la fiducia, se n’era andato senza togliere le mani dalle tasche.

I collaboratori e gli amici di Letta assicurano che «Enrico non sta meditando di lasciare il Pd. Non è un velleitario, non gli passa neppure per la testa di poter fare politica con un nuovo partito».



«La sua scelta», aggiunge un deputato lettiano, «è semmai tra continuare a fare politica o accettare qualche incarico nel mondo economico». Oppure, chissà, puntare alla Commissione europea, esattamente come Massimo D’Alema. Cosa che a Renzi non dispiacerebbe.
Ultimo aggiornamento: 18:10

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