Caso De Girolamo, l’indagine punta sugli appalti. Pd all’attacco

Mercoledì 15 Gennaio 2014 di Cristiana Mangani
Caso De Girolamo, l’indagine punta sugli appalti. Pd all’attacco
dal nostro inviato Cristiana Mangani

Sar forse costretta a riferire alle Camere il ministro dell’Agricoltura Nunzia De Girolamo, perch il Pd lo chiede a viva voce.

IL CASO

Ma non è la sola versione dei fatti che dovrà rendere, perché la procura di Benevento che indaga sul «direttorio politico-partitico» che avrebbe gestito gli affari di Asl e sanità beneventana, dovrà inevitabilmente vedere chiaro in quelle intercettazioni abusive che raccontano di incontri per mettere a punto gare d’appalto dai contorni non proprio legali. I pm titolari dell’inchiesta continuano a smentire che il ministro sia indagata, anche se forse decideranno di sentirla. Intanto il commento che circola negli uffici giudiziari è attendista: «Aspettiamo di vedere cosa riferirà in Parlamento», spiegano.



LE RIUNIONI

Sembra ormai certo, però, che gli ultimi accertamenti della Guardia di finanza siano puntati su almeno cinque componenti di quelle riunioni avvenute il 27 e il 30 luglio del 2012, in particolare la seconda, quando nell’abitazione del padre del ministro, si è decisa la sorte dell’appalto milionario del 118. Erano presenti Felice Pisapia, all’epoca direttore amministrativo della Asl, ora inquisito ma anche grande accusatore per aver intercettato abusivamente quelle conversazioni. Michele Rossi, direttore generale della Asl, l’avvocato Giacomo Papa, attuale vicecapo di Gabinetto del ministero, il giornalista Luigi Barone, il direttore sanitario Gelsomino Ventucci e la stessa De Girolamo.



Nunzia chiede a Pisapia se sia possibile fare un affidamento diretto per il 118, un appalto triennale che vale 12 milioni di euro. Il manager le dice che ci vuole una gara. Giacomo Papa parla di «by–passare la gara». Pisapia allora sostiene che è rischioso e Nunzia sembra d’accordo, ma quando cominciano a opporle motivi formali sbotta contro «ste cazzo di carte». Quali saranno i prossimi passi della procura non è ancora chiaro. Certamente di quel business e di come sia stata gestita la gara d’appalto, qualcuno dovrà rendere conto.



IL RIESAME

Intanto, ieri, il difensore di Pisapia ha depositato nuove carte al Tribunale del riesame. Circa 50 pagine di dialoghi intercettati abusivamente che punterebbero a chiarire la sua posizione, ma getterebbero ancora più ombre nella gestione del «direttorio». Durante l’udienza il pm ha chiesto che venga confermato l’obbligo di dimora per l’indagato e i giudici si sono riservati di decidere, ma non è escluso che la sua posizione possa aggravarsi.

Nunzia De Girolamo ha comunque deciso di passare all’attacco e ha «dato mandato agli avvocati di predisporre un esposto in relazione alla captazione illecita di conversazioni registrate abusivamente in un colloquio al quale partecipava quando era deputato, nonché alla loro divulgazione attraverso i mezzi di informazione». «Ho chiesto anche - ha aggiunto il ministro - di chiarire le responsabilità di tutti coloro che con atti e fatti gravemente lesivi della mia privacy hanno tentato di ledere la mia immagine e la mia onorabilità». Il mandato è stato affidato agli avvocati Gaetano Pecorella, del foro di Milano, e Angelo Leone, del foro di Benevento, per l'esposto «da inviare alla magistratura di Benevento e al Garante per la Protezione dei dati personali.



L’INTERPELLANZA DEL PD

Caso giudiziario, dunque, ma anche caso politico, perché nonostante il ministro confermi di non volersi dimettere, ieri, Matteo Renzi ha chiesto spiegazioni al più presto: «LA Idem - ha dichiarato - si è dimessa dimostrando uno stile profondamente diverso». In ogni caso, il Pd ha presentato un’interpellanza urgente nella quale chiede chiarimenti al ministro nella seduta di venerdì. «Laddove le circostanze messe in luce dalle registrazioni venissero confermate da successive indagini – si legge nel testo – mostrerebbero comportamenti inopportuni dal punto di vista politico e rivelerebbero da parte del Ministro una gestione sconveniente di un ufficio territoriale della Asl».
Ultimo aggiornamento: 12:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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