L'INCHIESTA

Incidente Frecce Tricolori, il pilota Oscar Del Dò sarà iscritto nel registro degli indagati

Il papà ha ripercorso un migliaio di volte questa volta la scena cercando di chiedersi coda avrebbe potuto fare di diverso

Domenica 17 Settembre 2023

L'inchiesta

La procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per disastro aereo e omicidio colposo a seguito dell'incidente che si è verificato ieri pomeriggio a San Francesco al Campo, nei pressi dell'aeroporto di Torino Caselle, dove un velivolo delle Frecce Tricolori in fase di decollo è precipitato e ha coinvolto un'auto sulla quale viaggiavano papà, mamma, un ragazzino di 12 anni, tutti rimasti feriti, e una bimba di 5 anni che invece ha perso la vita.

Fino a tardi, intanto, ieri sera sono andati avanti i rilievi degli investigatori. Sul posto anche il procuratore capo di Ivrea, Gabriella Viglione e anche oggi proseguono le operazioni di raccolta di reperti che nell'impatto si sono sparsi sia nella parte esterna sia in quella interna dell'aeroporto che resta chiuso fino alla mezzanotte di oggi. Ora le indagini, affidate ai carabinieri del comando provinciale di Torino, si concentreranno per accertare le esatte cause dell'incidente che dovranno stabilire se a provocarlo è stato l'impatto del velivolo con uno stormo di uccelli, così come è stato ipotizzato nell'immediato dell'accaduto. Tra gli accertamenti da effettuare, occorrerà una consulenza tecnica su motore e sugli strumenti in dotazione al velivolo e sarà necessario decriptare i dati della scatola nera e analizzare le conversazioni tra il pilota e la torre e quelle con gli altri colleghi della pattuglia. 

Il padre sotto choc

«Il papà ha ripercorso un migliaio di volte questa volta la scena cercando di chiedersi come avrebbe potuto fare diverso». Così Maurizio Berardino capo del Dipartimento di Anestesia e Rianimazione della Città della Salute che in queste ore ha seguito papà e mamma della bimba che ieri ha perso la vita nell'incidente che ha coinvolto un velivolo delle Frecce Tricolori, precipitato in fase di decollo all'aeroporto di Caselle. Il sanitario ha poi precisato che da un punto di vista clinico la situazione dei genitori è tranquilla. «Le ustioni che di sono procurati nell'estrazione dei figli sono di secondo grado - ha spiegato - il padre è stato dimesso mentre la madre che ha un'estensione maggiore delle ustioni sarà ricoverata per qualche giorno sotto il monitoraggio del chirurgo plastico». Il medico ha, poi, sottolineato che sono stati eseguiti una serie di accertamenti per accertare eventuali lesioni da trauma «che sono stati tranquillizzanti» e ha confermato che da subito è stato attivato il supporto psicologico. 

 

 

Il papà dimesso dal Cto

È stato dimesso poco fa dal Cto, dove ha trascorso in osservazione la notte, con 20 giorni di prognosi il papà della bimba che ieri ha perso vita nell'incidente che ha coinvolto un velivolo delle Frecce Tricolori. A bordo di un'auto dei carabinieri, ha raggiunto il Regina Margherita per andare dal figlio 12enne che nell'incidente ha riportato ustioni e che è tutt'ora ricoverato nel reparto di rianimazione e dove questa mattina è iniziato il graduale risveglio dalla sedazione precauzionale alla quale è stato sottoposto ieri all'arrivo in ospedale.

Le condizioni della famiglia coinvolta nell'incidente

Sul 12enne questa mattina è iniziato il graduale risveglio dalla sedazione precauzionale con il supporto della stessa psicologa. Le condizioni cliniche complessive sono buone e lo stato generale non preoccupa e le ustioni seguiranno il loro percorso di cura. Anche i genitori sono stati tenuti in osservazione tutta la notte al Cto dove sono stati portati ieri dopo l'incidente. Marito e moglie hanno riposato e non ci sono problemi clinici gestionali nonostante le ustioni riportate che non stano particolari preoccupazioni . Presente sin da ieri sera il supporto psicologico dedicato garantito da una delle psicologhe esperte della Città della Salute. Il direttore generale, Giovanni La Valle e la direzione aziendale della Città della Salute, nel ringraziare tutti i professionisti che hanno affrontato con immediatezza una situazione così complessa anche per l'impatto emozionale legato alla particolare situazione, si stringono con affetto alla famiglia in questo momento di grande dolore.

 

Notte tranquilla per il 12enne ferito

Ha trascorso una «notte tranquilla» nell'ospedale infantile Regina Margherita, a Torino, il dodicenne coinvolto nello schianto di una Freccia Tricolore a San Francesco al Campo. Lo riferiscono fonti sanitarie. Il ragazzo - ricoverato con ustioni che hanno interessato quasi il 30% della superficie corporea - ha cominciato stamani il graduale risveglio dalla sedazione. Le condizioni cliniche del dodicenne sono definite «buone». «Lo stato generale - osservano dall'ospedale - non lascia preoccupati i medici, al netto delle ustioni che seguiranno il loro percorso di cura». È stato attivato un supporto psicologico con l'assistenza di una specialista di casi pediatrici.

Il pm: accertamento in corso, sono lunghi e complicati

«Sono in corso accertamenti che saranno lunghi e complicati. Non è il momento per le diagnosi. Sulle cause non posso dire ancora nulla». Lo ha dichiarato Gabriella Viglione, procuratore capo a Ivrea, oggi a San Francesco al Campo sul luogo in cui si è schiantato al suolo un aereo delle Frecce Tricolori. «Bisogna raccogliere i vari pezzi dell'aereo e i reperti dall'automobile», ha anche precisato.

 

 

L'altro incidente

Il pilota avrebbe riferito che doveva sganciarsi dalla formazione. In seguito, ha perso il controllo del velivolo e ha azionato il dispositivo di eiezione dalla cabina. Pensa va di non aver lasciato conseguenze dietro di sé, di aver fatto tutto il possibile. Gli altri aerei sono poi atterrati a Linate. Giusto poche ore prima, sempre a Torino, si era registrato un altro incidente all’AeroClub: un velivolo in fase di atterraggio era uscito di pista e si era ribaltato. In quel caso i piloti erano rimasti illesi. La causa? Un probabile guasto ai freni.

Il velivolo contro un'auto

Il velivolo ha finito la sua lunga corsa contro un'auto in transito su una strada che delimita l'aeroporto. La macchina, sulla quale si trovavano un uomo e una donna e i loro due bambini di 5 e 9 anni, è stata sollevata e ribaltata dall'esplosione. I due genitori sono riusciti ad uscire con leggere ferite e ustioni portando in salvo il figlio più grande, di 9 anni, ma, a quanto apprende l'Adnkronos, l'auto ha preso fuoco mentre cercavano di soccorrere la più piccola e per lei, 5 anni, non c'è stato nulla da fare. Il pilota si è lanciato dalla cabina a pochi istanti dal contatto con il suolo salvandosi con il paracadute. Anche lui ha riportato delle ustioni ed è stato portato, in codice giallo, al Giovanni Bosco.

 

Un impatto con gli uccelli? Un guasto? Cosa è successo veramente a Torino? Il velivolo Pony 4 delle Frecce Tricolori, che si è schiantato a Torino in fase di decollo, sarebbe diventato «ingovernabile» a causa, secondo quanto apprende Adnkronos, di un probabile impatto con degli uccelli.

A quel punto, la Freccia è caduta in fase di decollo ed è precipitata in fondo alla pista nel territorio che ricade nel Comune di San Francesco al Campo coinvolgendo un'automobile. Una “bird strike” tra le ipotesi più accreditate da fonti militari. L'altra ipotesi, meno accreditata, è che si sia verificato un guasto al motore. Una bimba di 5 anni è morta, aperta un'inchiesta che "sarà molto lunga" spiega il pm.

Incidente Frecce Tricolori, aereo precipita e colpisce un'auto: morta bimba di 5 anni, feriti genitori e fratellino. Pilota si salva

Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 08:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA