Tentato furto a casa Tajani, blitz dei banditi “acrobati” mentre il ministro era nell’abitazione ai Parioli

Dalla Farnesina è scattato il piano sicurezza

Lunedì 7 Agosto 2023 di Flaminia Savelli
Tajani, tentato furto in casa ai Parioli. La scorta chiama i carabinieri

Hanno eluso la sorveglianza della scorta e si sono arrampicati per diversi metri fino alla porta finestra. A mettere in fuga la batteria di ladri che domenica notte ha puntato l’appartamento ai Parioli del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è stato l’allarme. Quando i banditi hanno tentato di forzare l’inferriata, è infatti scattata la sirena che li ha messi in fuga. Così il tentativo di furto è andato in fumo. Non appena è scattato il sistema di sicurezza, il responsabile della Farnesina ha allertato gli uomini della Guardia di Finanza che hanno raccolto la denuncia del ministro. Ma per il supporto tecnico scientifico è stato chiesto di procedere ai carabinieri per i rilievi all’interno e all’esterno dell’abitazione. I militari hanno quindi disposto gli accertamenti sull’inferriata che i ladri hanno tentato di forzare.

Hanno inoltre eseguito il sequestro delle immagini di video sorveglianza intorno alla palazzina presa di mira e nelle strade limitrofe all’abitazione del ministro Tajani. Gli accertamenti sono tutt’ora in corso ma quello in casa del ministro è l’ennesimo tentato furto in abitazione nelle ultime settimane.

LA RICOSTRUZIONE

I banditi hanno agito indisturbati domenica notte, sono entrati in azione nonostante in strada, sotto l’appartamento, ci fosse il dispositivo di protezione per garantire la sicurezza del ministro. Sono riusciti ad arrampicarsi per diversi metri lungo la facciata dell’elegante palazzina nel cuore del quartiere Parioli. Fino a raggiungere il balcone dell’appartamento del ministro Tajani che era in casa al momento del tentativo di furto. Quindi l’allarme, scattato non appena i banditi hanno forzato l’inferriata. E proprio questo li avrebbe messi in fuga. Sarebbero comunque riusciti a dileguarsi passando inosservati. 

Periti e tecnici dei carabinieri intanto stanno eseguendo gli accertamenti su quanto rilevato tra il balcone e la grata. Quello di domenica sera è l’ennesimo tentato furto in abitazione nelle ultime settimane. A favorire le incursioni dei ladri, le case lasciate vuote dai romani in vacanza. Con le denunce che si allargano a macchia di leopardo in tutti i quadranti della Capitale. La prima impennata si era già registrata a luglio. In alcuni casi, i banditi non hanno desistito neanche quando si sono travati davanti il padrone di casa. Come è accaduto la notte del 23 in Vito Volterra all’Ostiense. I due banditi sono stati sorpresi dalla proprietaria che è stata tenuta in ostaggio mentre i ladri le ripulivano l’appartamento. 

 

GLI ARRESTI 

Sono tuttavia, diversi gli arresti effettuati dalle forze dell’ordine in tutta la città. Tra gli arrestati diversi cittadini di nazionalità georgiana, come i due, rispettivamente di 30 e 36 anni, fermati dai carabinieri in via Camerata Picena, mentre cercavano di entrare all’interno di un’abitazione. I due georgiani avevano con se arnesi da scasso. Un’altra batteria di georgiani è finita in manette domenica scorsa (1 agosto). I due ladri sono fermati e arrestati dai carabinieri dopo che avevano messo a segno due colpi tra Vigna Clara e Ponte Milvio. Nell’utilitaria, con cui avevano tentato di scappare, i militari hanno trovato non solo gli arnesi da scasso ma anche l’intera refurtiva. 

Una manciata di giorni fa, gli investigatori hanno chiuso il cerchio delle indagini intorno ai tre uomini che avevano preso di mira gli attici nel quartiere Prati. In questo caso, a incastrarli sono state le immagini di video sorveglianza dei tatuaggi: tutti e tre avevano la rosa dei venti disegnata sulla spalla. Elemento decisivo per risalire alla loro identità: tra banditi di origini straniere che avevano a loro carico denunce per furto e rapina.

Ultimo aggiornamento: 8 Agosto, 08:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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