Luca Ruffino, i figli del manager suicida: «​Siamo distrutti dal dolore, non capiamo il gesto di papà»

Ruffino, dopo che aveva rilevato le quote di Daniela Santanchè, era diventato azionista di maggioranza di Visibilia

Martedì 8 Agosto 2023
Luca Ruffino, i figli del manager suicida: « Siamo distrutti dal dolore, non capiamo il gesto di papà»

Mattia e Mirko Ruffino, i figli del manager Luca che si è ucciso domenica scorsa, hanno scritto una nota in cui chiedono rispetto per il padre e per il dolore di chi gli ha voluto bene. «Siamo distrutti dal dolore per un gesto al quale non riusciamo a dare alcun senso», si legge nel comunicato. «Nostro padre era un combattente e aveva costruito una solida realtà imprenditoriale.

Confidiamo quindi nell'attività della Procura - hanno scritto - e nella possibilità che da questa possano trarsi utili elementi di comprensione». «Siamo consapevoli - hanno aggiunto Mattia e Mirko - delle esigenze dell'informazione pubblica, ma riteniamo, a questo punto, imprescindibile che sia mantenuto uno stretto riserbo su quanto accaduto, nel doveroso rispetto della persona e del dolore di tutti coloro che gli hanno voluto bene».

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Il suicidio

Luca Ruffino era sempre impegnato. Anche quando riusciva a trovare il tempo per vedere qualche amico il telefono dell'uomo che dallo scorso ottobre, dopo che aveva rilevato le quote di Daniela Santanchè, era diventato azionista di maggioranza di Visibilia, continuava a ricevere messaggi e chiamate. Ancora di più in questi ultimi due anni che il fondatore di Sif Italia - società che amministra oltre 80mila condomini e che dal 2021 è quotata in borsa - ha definito stressanti e faticosi in almeno uno dei sei biglietti, indirizzato ai familiari, che ha lasciato prima di uccidersi sparandosi nel suo appartamento di via Spadolini a Milano, per scusarsi e dire addio. Le indagini sulla sua morte continuano. Non per accertare se si sia trattato di un gesto volontario. Su questo non ci sono dubbi, ma per capire il motivo che lo ha portato a decidere di uccidersi. Anni fa Ruffino aveva avuto un tumore, da cui era guarito e di cui portava i segni nell'aspetto, smagrito e con i capelli, un tempo fluenti e brizzolati, portati cortissimi. Non ci sono al momento conferme di una recidiva. L'ultimo medico che lo ha visitato, sentito dalla squadra mobile, guidata da Marco Calì, che sta svolgendo le indagini coordinate dall'ufficio della pm Maria Giuseppina Gravina, ha detto di non essere a conoscenza di patologie particolari. Nei prossimi giorni sarà sentito il suo medico curante Oggi sono stati nuovamente ascoltati in questura anche i figli Andrea e Mirko, in particolare Mirko che lavorava con il padre e dallo scorso 30 maggio era entrato nel cda di Sif Italia. È stato lui a trovare il cadavere, allertato dalla compagna del padre che era in Sardegna e lo aveva sentito particolarmente abbattuto al telefono.

 

Il giallo

Anche la compagna rientrata a Milano è stata ascoltata dagli investigatori. Ma da quanto hanno riferito i famigliari non c'erano motivi noti per un gesto del genere che loro non si aspettavano in alcun modo, anche se hanno confermato che il manager era abbattuto negli ultimi tempi. Elementi particolari non sono emersi nemmeno dall'esame del computer e del telefonino di Ruffino che sono stati sequestrati. La famiglia, che ha nominato come avvocato Fabio Re Ferrè (dello studio legale di Pierluigi Varischi, che aveva difeso Ruffino in un processo per finanziamento illecito dei partiti da cui è stato assolto con formula piena), ora vorrebbe silenzio. I titoli di Visibilia editore e Sif, ieri crollati in borsa, oggi sono rimbalzati con rispettivamente un +35,6% e un + 14.69. Sif ha anche inviato una lettera a tutti i condomini che gestisce per assicurare che continuerà a operare «nel rispetto delle primarie regole di rigore e di trasparenza» che per Ruffino erano «pilastri». Ancora non è stata fissata una data per i funerali. L'autopsia si dovrebbe svolgere fra giovedì e venerdì, ma intanto sono apparsi i necrologi, a partire da quello della ministra del Turismo Santanché e del compagno Dimitri Kunz d'Asburgo Lorena che hanno sottolineato la «grave perdita». Sono diversi i ricordi di amici e colleghi. Collaboratori, dirigenza e dipendenti di Sif hanno fatto il ritratto commosso di un «uomo gentile, sorridente, comprensivo e straordinario... Mancherà a tutti».

Ultimo aggiornamento: 21:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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