Bidella strangolata, il marito stava per farla franca: arrestato nell'ultimo giorno delle indagini

Domenica 14 Gennaio 2024 di Walter Berghella
Bidella strangolata, il marito stava per farla franca: arrestato allo scadere delle indagini

Delitto della biella Annamaria D’Eliseo, 60 anni, procura e carabinieri hanno lavorato sodo per giungere al fotofinish all’arresto del marito Aldo Rodolfo Di Nunzio, 71 anni, di Lanciano, accusato di presunto omicidio volontario aggravato dal rapporto di coniugio.

La seconda proroga d’indagine, concessa dal gip Massimo Canosa, scadeva infatti l’altro ieri. Era l’ultima chance per cercare di fare luce sull’orribile morte di Annamaria. Diversamente, in futuro, l’indagine sarebbe dovuta ripartire daccapo.

Appena saputo dell’esito della consulenza informatica di Christian Franciosi, poi depositata l’8 gennaio, l’ufficio inquirente ha stretto i tempi in una forsennata corsa, unitamente al lavoro svolto dai carabinieri, coordinati dal maggiore Giuseppe Nestola, a capo del Norm, tanto da lavorare anche nei giorni festivi. Il giorno dell’Epifania il sostituto procuratore Fabiana Rapino, in distaccamento da Pescara, e i militari sono stati lungamente impegnati per preparare la richiesta di arresto di Di Nunzio, che il gip ha poi concesso l’11 gennaio, giorno in cui l’indagato è stato fermato e ristretto al supercarcere. Ordinanza cautelare giunta sul filo di lana, visto che il 12 gennaio, venerdì, tutto sarebbe scaduto. 

A pesare sulla posizione dell’ex vigile del fuoco, sono stati dei frammenti video e audio analizzati dal perito che ha fatto evidenziare 6 drammatici secondi in cui si sentiva la disperata voce di Annamaria che implorava di essere lasciata. Pochi istanti dopo dallo sconvolgente grido di aiuto, “Lasciami, lasciami”, la stimata bidella ha cessato di vivere attraverso una forte compressione sul collo con un cavo elettrico stretto al collo e fatto girare intorno alla gola per alcuni minuti. Erano le 13.06 del 15 luglio 2022. Una dinamica che, per il procuratore capo Mirvana di Serio e il pm Rapino, che hanno firmato la richiesta di arresto, appariva compatibile con il decesso di Annamaria. Azione violenta da parte del marito consumata all’interno della cantina - garage della loro villa, in località Villa Iconicella. 

Ultimo aggiornamento: 08:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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