BIMBO MORTO A CASAL PALOCCO

Bimbo morto a Casal Palocco, perquisite casa di Di Pietro e sede The Borderline. Testimoni: «Youtuber filmavano anche dopo l'incidente»

Manuel aveva 5 anni

Venerdì 16 Giugno 2023

Vito Loiacono: io non mi sono mai messo al volante, trauma indescrivibile

«Il trauma che sto provando è indescrivibile.

Ci tengo solo a dire che io non mi sono mai messo al volante e che sto vicinissimo alla famiglia deila vittima». Lo ha scritto su Instagram Vito Loiacono, uno dei giovanissimi YouTuber a bordo della Lamborghini che mercoledì pomeriggio si è scontrata con una Smart for Four provocando la morte di Manuel, 5 anni ancora da compiere.

Una testimone: il suv ha trascinato la Smart

Il suv «gli è andato addosso, ha preso la Smart da tutte e due le parti e l'ha trascinata. Sicuramente correvano, la macchina era tutta rotta». È il racconto di Valeria, una diciottenne che due giorni fa ha assistito all' incidente a Casal Palocco in cui ha perso la vita il piccolo Manuel. La ragazza era a bordo di un'auto, dal lato del passeggero, dietro un autobus. «Non ho visto come si sono presi, ma ho visto il botto e la macchina trascinata. E ho visto il bambino - aggiunge - una scena bruttissima. Ho dovuto chiudere gli occhi, sono scoppiata a piangere e sono dovuta andare via». La giovane ricorda inoltre di aver visto uno degli youtuber scendere dal suv Lamborghini subito dopo l'impatto. «Era un ragazzo con una maglietta bianca - dice - è andato verso la Smart a vedere se stavano bene. Ma nessuno gli ha risposto».

Perquisita anche la sede della società degli youtuber

Una perquisizione è stata disposta, a quanto si apprende, anche nella sede della società degli youtuber coinvolti nell'incidente di Casal Palocco dove ha perso la vita il piccolo Manuel. Nell'inchiesta aperta a piazzale Clodio, che vede iscritto il ventenne Matteo Di Pietro che fa parte del gruppo di youtuber TheBorderline, si indaga per omicidio stradale e lesioni.

Perquisizione a casa di Matteo Di Pietro, i carabinieri poi si sono andati via

In corso su mandato della procura perquisizione a casa di Matteo di Pietro il ventenne indagato per omicidio stradale a seguito della morte dei piccoli Manuel Proietti (5 anni). A Casal Palocco i militari dei carabinieri hanno aspettato che qualuno aprisse, per ora senza risposta. I carabinieri non trovando nessuno si sono al momento allontanati.

I testimoni: "Correvano come matti"

«Erano due giorni che correvano come matti. Li abbiamo visti poco prima passare vicino al benzinaio, e sparire in nemmeno un secondo, poi abbiamo sentito il boato». A Casal Palocco tutti continuano a ripetere che il suv Lamborghini dei The Bordeline che ha travolto la Smart il piccolo Manuel che ha perso la vita, andava ad una velocità folle. E non riescono ancora a farsene una ragione. «Questa storia - dice uno degli abitanti - ci è arrivata addosso come un proiettile». Quello che è successo, aggiunge un altro cittadino, «poteva accadere ad ognuno di noi. Se qualcuno vedesse le telecamere capirebbe di cosa parliamo». E in molti se la prendono anche con chi «ha affittato quell'auto». Il pensiero principale di tutti, però, va alla famiglia del piccolo Manuel. «Penso - dice Barbara - che sia giusto che il quartiere e tutte le zone limitrofe si uniscano per fare una fiaccolata per esprimere sia vicinanza alla famiglia sia il nostro dissenso a certi comportamenti. Tutto in modo pacifico. Sperando soprattuto che sia partecipata dai giovani e dai giovanissimi che seguono tutti questi canali social». Quando? «Il prima possibile - aggiunge - parleremo con il presidente del Consorzio e con il municipio per riuscire ad organizzarla».

Analisi sui 5 cellulari

Analisi sono in corso su cinque cellulari sequestrati ai ragazzi a bordo del suv Lamborghini dopo l'incidente di mercoledì pomeriggio scorso a Casal Palocco a Roma in cui ha perso la vita il piccolo Manuel. I pm di Roma hanno conferito questa mattina l'incarico al consulente con l'obiettivo di verificare la presenza nei dispositivi di video e messaggi utili all'indagine per ricostruire quanto avvenuto. Nell'inchiesta aperta a piazzale Clodio e coordinata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino, che vede iscritto il ventenne Matteo Di Pietro che fa parte del gruppo di youtuber TheBorderline, si indaga per omicidio stradale e lesioni. La posizione degli altri ragazzi presenti in auto resta al vaglio dell'autorità giudiziaria.

 

Salvini: "Ho chiesto una stretta su chi guida con il telefonino"

«Sul telefonino ho chiesto alla polizia stradale una stretta particolare»: lo ha sottolineato il ministro Matteo Salvini in visita in Umbria parlando di sicurezza stradale. «Buona parte degli incidenti deriva da distrazione e se ti becco a chattare o a usare il telefonino ti fermi. Non è che ti faccio la multa ma ti fermi con la macchina lì» ha aggiunto. «Abbiamo anche previsto - ha detto ancora Salvini - che i neopatentati per i primi tre anni non possano guidare auto di grande cilindrata perché uno che ha la patente da un anno se gli metti in mano una Lamborghini, Porche o altro non è cosa intelligente da fare. Dovrai aspettare».

Dopo l'incidente "continuavano a filmare"

La rabbia, tanta, prende il posto del dolore. «Dopo l'incidente continuavano a filmare, il papà di un altro bambino li ha ripresi, gli ha urlato Ma che c...fate e ha discusso con i ragazzi», ha raccontato Alessandro Milano, amico della famiglia del piccolo Manuel Proietti, parlando dei ventenni alla guida del Suv. Di quel momento, subito dopo lo scontro, c'è un video che gira a Casal Palocco di chat in chat. Si vede l'uomo che urla, la folla che lo trattiene, la Smart accartocciata, la Lamborghini distrutta. E un ragazzo di spalle, in primo piano, con la t shirt della crew di youtuber The Borderline. E un cellulare in mano. «Continuavano a filmare e il bimbo era morto», ripete Alessandro. La rabbia a Casal Palocco è veramente tanta. E anche il rimorso. «Siamo distrutti, questa macchina sfrecciava da giorni. Andavano fermati», ripetono in coro i cittadini del quartiere. «Questa macchina faceva avanti e indietro. Mi è rimasta impressa perché era molto bella come auto, ma dentro di me, vedendo alla velocità in cui andava, ho pensato: questi se prendono qualcuno lo uccidono», ha detto una signora. «Il proprietario della concessionaria Skylimit rent che ha affittato l'auto ai ventenni lo conosciamo tutti. Ieri è venuto dopo l'incidente ed era arrabbiato perché la macchina era rotta», dice un altro abitante. Alla Skylimit rent non parlano però e si limitano a dire: «Faremo un comunicato». Per ora parla il loro sito: alla sezione Luxury le Lamborghini e le Ferrari si noleggiano a 2000 e più euro al giorno «senza carta di credito lasciando una cauzione di 25000 euro anche con assegno circolare oppure nessuna cauzione pagando un piccolo sovraprezzo sul noleggio». Tanti soldi per dei ventenni, ma gli Youtuber li avevano da sponsor e visualizzazioni. Dove la Lamborghini si è schiantata e dove è morto Manuel intanto c'è un tributo di fiori, peluche e girandole colorate.

«Piccolo angelo sei volato in cielo troppo presto. Proteggi da lassù la tua mamma e la tua sorellina», è uno dei tanti bigliettini, lasciati. Continua il via vai delle persone del quartiere che commosse lasciano giochi e fiori. C'è anche un disegno colorato lasciato da una bimba, che ritrae due bambini accanto a dei fiori a e dei cuori. L'omaggio al piccolo, sotto un albero, è poco distante dall'asilo dove ieri Manuel aveva avuto il pranzo e la merenda di fine anno con i suoi compagni.

Analisi sul cellulare dello Youtuber indagato

La procura di Roma affiderà nelle prossime ore incarico ad un consulente per effettuare l'analisi del cellulare di Matteo Di Pietro, il ventenne youtuber che era alla guida del Suv Lamborghini che si è scontrato con la Smart, a Casal Palocco, causando la morte di Manuel Proietti, bimbo di cinque anni. Obiettivo degli inquirenti è verificare se sul cellulare del giovane ci siano video girati nella fase precedente, durante o anche successiva all'impatto.

 

Di Pietro, che è indagato per omicidio stradale e lesioni, fa parte del gruppo TheBorderline autore di sfide da postare poi online. Dopo l'incidente le forze dell'ordine avevano acquisito i telefoni anche delle altre persone, tre ragazzi e una ragazza, che erano a bordo della Lamborghini. In queste ore, intanto, la polizia giudiziaria sta effettuando una serie di audizioni di testimoni, tra cui anche appartenenti al collettivo. Nei prossimi giorni verrà ascoltata anche la mamma del piccolo che era con lui a bordo della Smart travolta dal Suv.

Il papà di Manuel: "Ti ameremo per sempre"

«Ti ameremo per sempre!». È quanto scrive sul suo profilo Instagram, Marco Proietti, il padre del bimbo di 5 anni morto nell'incidente di Casal Palocco, a Roma, il 14 giugno. «Volevo esprimere con quel che resta del cuore mio di Elena e della piccola Aurora un ringraziamento a voi che avete pregato donato e anche solo pensato al nostro Manuel strappato da 'sto mondo infame», aggiunge.

Manuel, in arrivo l'autopsia

Verrà disposta l'autopsia sul piccolo Manuel, il bambino di cinque anni morto mercoledì pomeriggio nell'incidente a Casal Palocco a Roma. I pm della procura di Roma conferiranno nelle prossime ore l'incarico al medico legale. Nel fascicolo aperto a piazzale Clodio si procede per omicidio stradale e lesioni e il ventenne alla guida del suv Lamborghini, preso a noleggio, che si è scontrato con la Forfour su cui viaggiava la vittima con la madre e la sorella rimaste ferite, è stato iscritto nel registro degli indagati. Dagli esami effettuati il giovane, che era in auto con altri quattro ragazzi, é risultato positivo ai cannabinoidi.

 

 

Verrà disposta l'autopsia sul piccolo Manuel, il bambino di cinque anni morto mercoledì pomeriggio nell'incidente a Casal Palocco a Roma. I pm della procura di Roma conferiranno nelle prossime ore l'incarico al medico legale. Nel fascicolo aperto a piazzale Clodio si procede per omicidio stradale e lesioni e il ventenne alla guida del suv Lamborghini, preso a noleggio, che si è scontrato con la Forfour su cui viaggiava la vittima con la madre e la sorella rimaste ferite, è stato iscritto nel registro degli indagati.

Dagli esami effettuati il giovane, che era in auto con altri quattro ragazzi, è risultato positivo ai cannabinoidi.

Bimbo morto a Roma, il padre di Manuel: «Ho perso mio figlio per una bravata»

The Borderline, ora gli youtuber hanno paura: «Chiusi in casa, temono di essere aggrediti»

Ultimo aggiornamento: 17 Giugno, 09:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci