Stupra la sua migliore amica:
«No violenza, si è spogliata lei»

Sabato 22 Marzo 2014
Stupra la sua migliore amica: «No violenza, si è spogliata lei»
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ANCONA - Lei era consenziente. Si spogliata da sola. Con queste parole si è difeso il 33enne di Castelbellino accusato di aver sequestrato e violentato la sua amica osimana di 23 anni. Ieri infatti è stato il giorno dell'interrogatorio in carcere in cui l'accusato, in presenza dei suoi avvocati Cinzia Molinaro e Angelo Borrelli, ha risposto alle domande del gip Alberto Pallucchini.



La difesa rigetta completamente tutte le accuse, sia quella di sequestro di persona, ma soprattutto quella di violenza sessuale. Ieri non solo il 33enne ha tentato di chiarire la sua posizione, ma ha detto che quel rapporto sessuale era stato voluto da entrambi, dando anche una ricostruzione dei fatti molto diversa da quella degli inquirenti. L'accusato, che sostiene di avere un legame sentimentale con la ragazza, non ha negato che ci sarebbe stato un litigio tra i due, in cui sarebbero anche volati degli schiaffi.



Ma nulla di più. Parole che evidentemente non hanno convinto fino in fondo il gip, che alla fine ha convalidato l'arresto, confermando la misura di custodia cautelare nel carcere di Montacuto. Le indagini intanto proseguono. È necessario chiarire come siano andate davvero le cose dal momento in cui i due ragazzi si sono visti per passare del tempo insieme, fino a quando i carabinieri di Osimo e Jesi hanno effettuato il blitz a casa del 33enne.



Nella ricostruzione di quelle tre ore, l'elemento che più di tutti è oggetto di contrasto è dove sia avvenuto il rapporto sessuale. Secondo il giovane i due avrebbero avuto un rapporto consenziente ad Osimo, forse anche a casa di lei. Quindi né in macchina, né tantomeno a casa di lui a Castelbellino, come invece sostengono gli inquirenti. Solo dopo si sarebbero allontanati insieme per andare nello Jesino. Poi, contemporaneamente al loro arrivo a casa di lui, sarebbero piombate le gazzelle dei militari di Jesi e Osimo.



Una versione dei fatti che non combacia affatto con quanto supposto fino ad oggi dagli inquirenti. Secondo gli investigatori infatti i due avrebbero trascorso del tempo insieme finché sono saliti in macchina diretti a Castelbellino. Solo dopo sarebbe successo qualcosa che ha scatenato la violenza dell'uomo.
Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 13:08

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