Definita la presentazione delle domande per la mobilità: prevede per i docenti la finestra temporale dal 6 al 21 marzo, dal 17 marzo al 3 aprile per il personale Ata e dal 9 al 29 marzo per gli educatori.
I nodi
La Uil Scuola Rua «ritiene che tutto il personale abbia uguali diritti e che bisogna evitare discriminazioni tra analoghe situazioni, per cui l'accesso alla mobilità deve essere consentito a tutti a prescindere dall'anno scolastico di immissione in ruolo». Nessun vincolo: è questa la linea seguita dal sindacato durante tutta la trattativa che ha portato alla riunione di oggi, con la presentazione di un provvedimento, da parte del ministero, definito dal sindacato, «rigido, miope e poco coraggioso». Anche la Gilda spiega che i vincoli sui quali il ministero non è retrocesso «riguardano coloro che sono riusciti ad avere il trasferimento nella scuola espressamente richiesta e chi ha ottenuto il trasferimento tra province diverse a prescindere dalla preferenza manifestata.
L'Amministrazione ha concesso soltanto una lieve apertura condizionata per i neo immessi in ruolo nell'anno scolastico 2022/23 le cui domande di mobilità, considerate le ambiguità del decreto legge 36, saranno convalidate soltanto in caso di un chiarimento legislativo. La Gilda Unams ha manifestato il proprio disappunto, ribadendo la netta contrarietà ai vincoli espressa sin dall'inizio della contrattazione». Quello della mobilità è un passaggio che coinvolge ogni anno da 50 a 80 mila persone. È l'unico modo che ha il personale della scuola di poter cambiare sede. L'obiettivo delle limitazioni al diritto della mobilità - imposto anche dalla commissione europea - è garantire la continuità didattica.
Fism, firmato il nuovo contratto
Si è concluso positivamente il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del personale addetto ai servizi all'infanzia e alle scuole dell'infanzia non statali, scaduto da ormai quattro anni. La novità riguarda docenti, educatori, impiegati amministrativi, ausiliari, ecc. - per la maggioranza donne - dipendenti delle quasi novemila realtà educative aderenti alla Fism, la Federazione Italiana Scuole Materne. Strutture non-profit, di ispirazione cristiana, in larga parte di dimensioni ridotte se considerate singolarmente, ma che insieme, in tutta Italia sono frequentate da quasi mezzo milione di bambini e danno lavoro oltre quarantamila dipendenti.
La firma è giunta nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 1 marzo, a Roma, nella Sala Apollo di Palazzo Pigna, dopo la consultazione dei lavoratori interessati che hanno approvato l' ipotesi di accordo recentemente siglato dalle delegazioni sindacali e dalla Fism, nonché ratificato dal Consiglio Nazionale della stessa federazione lo scorso 13 gennaio A rappresentare le sigle sindacali: per Flc Cgil Giusto Scozzaro e Leonardo Croatto; per Cisl Scuola Elio Formosa, per Uil-Scuola-Rua Adriano Enea Bellardini, per Snals-Confsal Silvestro Lupo, Giovanni Visco. A rappresentare la Fism, alla presenza del presidente nazionale Giampiero Redaelli, la delegazione presieduta da Cinzia Parimbelli, con Luca Iemmi, Claudio Gabusi e Mariolina Ronca. (segue)