Invalsi, si parte. Al via, a partire da domani, 1 marzo 2023, i test per i circa 500 mila maturandi. Quest'anno saranno requisito di ammissione, ma non incideranno sul voto.
Prove Invalsi maturità 2023, calendario
Invalsi, l'1 marzo al via alle prove
È previsto infatti che nell'ambito del colloquio «il candidato esponga, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l'esperienza di alternanza scuola-lavoro svolta nel percorso di studi». Unico strascico dell'emergenza sanitaria, la sospensione anche per quest'anno del monte orario minimo assegnato ai Pcto.
LE PROVE
Per le classi campione i test Invalsi si svolgeranno domani, mercoledì 1, giovedì 2, venerdì 3 e lunedì 6 marzo. La durata di ogni prova è di 2 ore e viene svolta al pc. In questa finestra la scuola sceglie tre giorni per svolgere le prove di Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto). Per le classi non campione, le prove di Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto) sono previste da domani, mercoledì 1 marzo a venerdì 31 marzo. La sessione suppletiva è fissata dal 22 maggio al 5 giugno.
LE ALTRE CLASSI
Seguiranno in aprile i test per gli studenti di terza media, il 3 il 5 e il 9 maggio quelli delle elementari e dall'11 maggio a fine mese quelli di seconda superiore.
COME SI SVOLGONO
Per tutto il mese di marzo circa due milioni e mezzo di studenti dell'ultimo anno delle superiori occuperanno, a turno, l'aula informatica del loro istituto per svolgere i test di italiano, matematica e inglese al pc (durata di ciascuna prova: due ore). I maturandi, durante il mese di marzo, devono affrontare 3 diversi test: uno di italiano, uno di matematica e uno di inglese, che si svolgono al PC. Le prove Invalsi 2023 per la quinta superiore testeranno le conoscenze degli studenti non solo nel campo dell'italiano e della matematica - come fanno i test Invalsi già affrontati durante la seconda superiore - ma anche della lingua inglese. La prova di conoscenza della lingua straniera sarà quindi una delle novità legate a questa prova nazionale, e valuterà le abilità di comprensione e uso della lingua, coerenti con il Quadro Comune di Riferimento Europeo per le lingue. Altra novità è che le prove Invalsi non si svolgeranno più con carta e penna, bensì davanti a un PC, come già succede per la terza media.
Inoltre, le prove non andranno a influire sulla carriera dello studente in quanto la finalità è quella di offrire un'istantanea della scuola italiana e del livello di preparazione generale degli studenti. Scopo del test infatti è quello di misurare la conoscenza degli studenti, su base territoriale e capire come questa si evolva di anno in anno. I risultati saranno perciò espressi in «livelli», che misurano il grado in cui uno studente è capace di applicare le competenze imparate a scuola, in base al percorso scolastico fatto fino a quel momento. Il risultato verrà poi prodotto in forma descrittiva e inserito in un'apposita sezione della Certificazione delle Competenze, a cui ogni studente potrà accedere.