«Verrà il giorno in cui Dio chiederà conto a chi ha ucciso nel suo nome, e a chi nulla ha fatto per fermare lo sterminio» e noi, «come uomini e come cristiani, non possiamo tacere». Lo ha detto il presidente della Cei e arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco oggi durante la messa per la Pasqua a Genova.
I martiri cristiani in tante parti del mondo sono «anche privati di tutto e uccisi», ha continuato Bagnasco.
Poi l'arcivescovo ha spiegato che le persecuzioni dei cristiani non avvengono soltanto fuori dall'Europa: «In Occidente la persecuzione non fa strage di sangue, è più subdola e passa attraverso non le armi ma le carte. In nome dell'uomo e della libertà si vuole distruggere l'uomo».
Ultimo aggiornamento: 11:05
© RIPRODUZIONE RISERVATA I martiri cristiani in tante parti del mondo sono «anche privati di tutto e uccisi», ha continuato Bagnasco.
Per questo i cristiani d'Occidente devono essere «testimoni non pusillanimi, non vili, ma umilmente fieri e lietamente coraggiosi».
Poi l'arcivescovo ha spiegato che le persecuzioni dei cristiani non avvengono soltanto fuori dall'Europa: «In Occidente la persecuzione non fa strage di sangue, è più subdola e passa attraverso non le armi ma le carte. In nome dell'uomo e della libertà si vuole distruggere l'uomo».