Quando si divorzia il giudice può stabilire l'obbligo per uno dei due coniugi di versare un assegno periodico in favore dell'ex, dei figli o di entrambi. L'importo può anche cambiare se le condizioni economiche della persona che deve versarlo cambiano. Ma va versato. Se non si adempie a questo obbligo l'ex coniuge può rischiare anche una condanna penale. Perché si configura un reato: violazione degli obblighi di assistenza famigliare in caso di separazione o di scioglimento del matrimonio (articolo 570-bis del Codice penale).
Divorzio, quando non si versa l'assegno
Il mancato pagamento infatti potrebbe essere causato da problemi gravo sopraggiunti all'ex coniuge: dalla perdita del lavoro a una malattia, all'impossibilità di provvedere alle proprie necessità e quindi la conseguente difficoltà di provvedere a quelle dell'ex famiglia.
Il beneficiario dell'assegno può ricorrere anche ad un'azione civile (che non elimina la sussistenza del reato). Come si legge sulla pagina "Norme e Tributi" del quotidiano Il Sole 24 ore al beneficiario basta inviare una diffida come prima mossa per ottenere l'assegno non versato. Se scadono i tempi della diffida si può procedere con pignoramenti. Tra i beni pignorabili c'è anche il Tfr.
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