Fase 2, nella prima domenica "libera" assalto ai Colli: invasione di moto e biciclette

Lunedì 25 Maggio 2020 di Lucio Piva/Alberto Rodighiero
ASSALTO Domenica di gite ai colli fra ciclisti, centauri e famiglie

PADOVA/COLLI EUGANEI - Ciclisti a frotte. Ma non solo. Sono stati anche i motociclisti, arrivati in massa da ogni angolo della provincia in tutte le zone collinari a restituire uno scenario da “tutto esaurito” che non si ricordava più dai mesi precedenti il contagio. Gruppi numerosi di pedalatori e centauri sono dunque diventati sin dalla prima mattinata di ieri i padroni incontrastati delle provinciali che da Teolo e Torreglia salgono a Galzignano e a Cinto, nel cuore del Parco. I comportamenti a limite della legalità sono stati il denominatore comune della pacifica invasione.
Nelle mète più tradizionali come il passo del Roverello, il monte della Madonna e Castelnuovo, le comitive di ciclisti hanno spesso indotto ai richiami verbali gli agenti di polizia locale impegnati nei controlli. Multe non ce ne sono state. «Avremmo scatenato inutili contenziosi – ha commentato Albino Corradin, comandante della Polizia locale di Monselice e Galzignano – ma abbiamo comunque notato decine e decine di ciclisti radunati attorno ai bar o ai luoghi di ristoro, alla faccia del divieto di assembramento. Molti di loro hanno interpretato alla lettera la facoltà di non tenere la mascherina. Quanto ai motociclisti sarebbe stato inutile organizzare dei posti di blocco per fermarli. Il passa parola fra loro sarebbe stato immediato».
SULLE STRADE
A Castelnuovo, a dire il vero, il passaggio di decine di centauri non è passato inosservato. «Più di qualcuno – ha sottolineato l’assessore alla sicurezza di Teolo, Valentino Turetta – ha voluto provare l’ebbrezza della velocità, riproponendo l’antico problema lamentato dai centri abitati attraversati dalle moto. Il rombo dei motori, di cui ci eravamo quasi dimenticati, ha fatto da sottofondo per l’intera giornata». I numeri hanno sorpreso anche i ristoratori. I locali nei punti di maggior attrattiva sono stati infatti invasi dai ciclisti, motociclisti e famiglie arrivate per la scampagnate. «Pur con il distanziamento dei tavoli – ha sottolineato Simone Dell’Armellina, gestore della baita “Alle Fiorine a Teolo – è ritornato il 70% delle presenze. I ciclisti erano già numerosi di prima mattina. Ma non solo loro. Il prato nei pressi del Parco “Avventura”, ancora chiuso, si è presto riempito di gente stesa a prendere il sole. A parte qualche piccolo eccesso, è in ogni caso prevalso il senso di responsabilità nei distanziamenti».
NEL VERDE
Stessa scena al passo Roverello, dove l’assalto in massa dei gitanti obbligherà l’amministrazione di Galzignano a mobilitare i mezzi dell’Etra per la consueta pulizia di prati e boschi. «Di solito l’operazione – ha osservato il sindaco, Riccardo Masin - veniva fatta all’indomani dei mega ritrovi di Pasquetta o del Primo Maggio. Ieri i numeri non sono stati diversi». Tutto esaurito anche a Cinto. «Sin dalla prima mattinata – ha osservato il sindaco, Paolo Rocca – i due parcheggi antistanti il Parco di Cava Bomba e la stessa piazza del paese erano già pieni di auto. Alcune frazioni più decentrate come quella di Cornoleda sono state letteralmente svegliate da schiamazzi di gruppi in pedalata e dal rombo delle moto».
IN CENTRO
In città invece la situazione è stata piuttosto tranquilla.

In mattinata ad affollarsi sono state soprattutto le piazze dove però non si sono registrati assembramenti. Piazze che poi si sono animate a partire dalle 18.30 per l’aperitivo. Molto affollati sono stati invece gli argini. La riapertura al pubblico delle aree giochi dei parchi cittadini hanno fatto sì che centinaia e centinaia di famiglie abbiano passato qualche ora nella aree verdi della città. «Tutto si è svolto senza alcun problema - ha spiegato l’assessore al Verde pubblico Chiara Gallani - la mia impressione è che i padovani abbiano compreso la situazione e si stiano comportando di conseguenza». E proprio sulla gestione dei parchi pubblici ieri Gallani ha attaccato il governatore Luca Zaia. «Ha annunciato che le giostrine per i bambini potranno essere utilizzate solamente da lunedì prossimo - ha polemizzato -. Peccato che le indicazioni del governo ci abbiano concesso di rendere fruibili già da ieri. Come se non bastasse la Regione ci impone una serie di regole che ci costringeranno a chiudere nuovamente le aree giochi. Le disposizioni regionali sono così complesse che rendono impossibile al nostro personale garantire un servizio essenziale per i nostri bambini».

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