I consumi delle famiglie nei primi tre mesi del 2019 sono cresciuti in termini nominali dello 0,2%, frenando su base congiunturale (erano aumentati dello 0,6% alla fine del 2018). Lo rileva l'Istat. Invece, la propensione al risparmio delle famiglie è stata pari all'8,4%, in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
La pressione fiscale è risultata del 38,0%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
L'incidenza del deficit del conto delle Amministrazioni pubbliche sul Pil è scesa lievemente rispetto al primo trimestre del 2018, in corrispondenza di una dinamica delle uscite di poco inferiore a quella delle entrate (con incrementi rispettivamente dell'1,4 e dell'1,6%). È l'Istat a commentare così i dati del conto trimestrale delle amministrazioni pubbliche. Il reddito disponibile delle famiglie ha segnato, dopo i due cali consecutivi dei trimestri precedenti, un marcato recupero - rileva l'istituto - che, grazie alla frenata dell'inflazione, si è trasferito direttamente in crescita del potere d'acquisto. La risalita del reddito si è tradotta in misura molto limitata in maggiori consumi, mentre è aumentata la propensione al risparmio.
Istat, pressione fiscale sale al 38%: meno consumi e aumenta risparmio
Mercoledì 26 Giugno 2019Lo rileva sempre l'Istat nel conto trimestrale delle amministrazioni pubbliche.