Solidale con i lavoratori Alcatel:
artigiana fa lo sciopero della fame

Martedì 19 Maggio 2015 di Elisabetta Batic
Adriana Simonovich
TRIESTE - Seconda giornata di sciopero della fame per Adriana Simonovich, artigiana triestina che ha deciso di intraprendere questa iniziativa personale in segno di solidarietà con i circa 800 lavoratori dello stabilimento produttivo di Montedoro Alcatel Lucent in allarme per il loro futuro occupazionale nonostante le rassicurazioni dell'amministratore delegato Roberto Loiola circa la vendita all'americana Flextronics.



«Sono un'artigiana seriamente preoccupata della situazione lavorativa della mia città - ha scritto su Facebook Adriana - ci sono circa 800 operai Alcatel che stanno in agitazione e in sciopero per la paura della loro perdita di lavoro. Se anche questi operai saranno dei disoccupati a giorni, Trieste subirà un tracollo. Come artigiana do il mio contributo perchè credo fortemente che è tutto una spirale, se gli operai continuano a perdere il lavoro, l'economia non gira. Io come artigiana non lavoro ma neanche la parrucchiera, la commessa, l'impiegato, il dentista, il panettiere, il muratore e via dicendo».



«Non ho parenti che lavorano all'Alcatel - concludono - ma sono stufa di questo continuo menefreghismo dei cittadini, mi piacerebbe riuscire a coinvolgere i disoccupati e cassaintegrati in mobilità a scendere in piazza».
Ultimo aggiornamento: 15:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA