Il senatore che non paga le multe:
«Svolgo una funzione pubblica»

Sabato 15 Agosto 2015
Il senatore Bartolomeo Amidei
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Riceviamo e pubblichiamo la replica del senatore Bartolomeo Amidei, specificando che l’auto multata è di proprietà della suocera.

Dalla notizia pubblicata sul Gazzettino di Rovigo “Il senatore chiede la revoca delle multe” invocando l’immunità parlamentare: nulla di più falso, come si può evincere leggendo la lettera pubblicata non si fa riferimento ad alcuna immunità parlamentare, bensì ad una richiesta di esenzione dalla presunta violazione in quanto titolare di regolare contratto di affitto con il chiaro ruolo di svolgere mansioni di funzione pubblica di Senatore della Repubblica, in una piazza dove gli altri residenti con abitazioni e uffici come il sottoscritto hanno il regolare permesso di sosta.

Ulteriore imprecisione: il mio ufficio non è “in un ufficio del collega del partito e vicesindaco di Palazzo Nodari Ezio Conchi”, bensi totalmente autonomo, in un altro piano e di un proprietario diverso.

Il fatto sconcertante è che il Comandante della Polizia Municipale di Rovigo, Dott. Giovanni Tesoro, abbia divulgato senza alcuna autorizzazione da parte mia, addirittura con consegna di copia alla stampa, la mia richiesta. Ciò, può costituire estremi di reato sia con riferimento alla legge sulla privacy, sia con riferimento ad altri reati (ho comunque dato incarico al mio legale di approfondire in linea di diritto alla questione e di verificare se vi siano gli estremi di denuncia alla Procura della Repubblica). Oltretutto l’episodio potrebbe ripetersi a danno di qualsiasi altro cittadino che invii una comunicazione riservata ad un pubblico ufficiale e se la veda poi divulgata sulla stampa o in altro modo.

Allora chiediamoci, a tutela di tutti, perché questa mia lettera è stata resa pubblica?

E’ casuale la consegna ad un solo giornale?

Perché un Comandante dei Polizia Municipale di Rovigo si comporta in questo modo?

E’ forse perché in questi giorni ho attaccato uno degli Assessori della giunta del suo Sindaco sulla questione “profughi”?

Oppure è per questione di appartenenza politica o di antipatia personale anche se neanche ci conosciamo?

Qualora fosse così, devono stare attenti quei cittadini che stanno sulle scatole al Comandante pena la pubblicazione delle loro multe o delle loro missive personali indirizzate alla sua persona.

Tuttavia come è nel mio carattere colgo questo attacco come una opportunità: una opportunità per dare voce a quei cittadini che per vari motivi non hanno forse la possibilità come me di salvaguardare i propri diritti sia politici che di privato cittadino.

Non voglio trasformare questo episodio in un “affare di Stato” ma non consentiro’ a chicchessia di speculare sullo stesso e se qualcuno dovesse farlo ne risponderà davanti al Giudice perché non intendo di certo sfarinare una querelle a mezzo stampa.

Ultimo aggiornamento: 17 Agosto, 10:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA