Ciano Finotto acquista le Melette
«Scommessa vinta, tagliata la barba»

Giovedì 17 Settembre 2015 di Stefania Longhini
Luciano Finotto col figlio Ronny e il suo affezionato bassotto Otto
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ASIAGO - La famiglia Finotto, (gruppo 8effe) è la nuova proprietaria degli impianti sciistici della società Melette 2000. L'accordo, con l'atto prliminare d'acquisto, è stato siglato dall'imprenditore Luciano Finotto e dai rappresentanti della famiglia Marchesi che ne era in possesso da oltre 15 anni.

"La trattativa è iniziata circa 20 giorni fa - racconta Luciano Finotto - e da allora non mi sono più tagliato la barba, promettendo che l'avrei fatto una volta chiuso l'affare". Parola prontamente mantenuta con la collaborazione del suo barbiere di fiducia Lino Carturan.

"Ciano, uno di noi" ce l'ha fatta

Vicino a "Ciano, uno di noi" (così Finotto vuol farsi chiamare d'ora in poi), il figlio Ronny che non ha altre parole se non "Comincia l'avventura".

"Mio figlio - dice Ciano - dapprima mi ha contrastato fortemente nei miei progetti. Da lui ne ho sentite di tutti i colori, probabilmente pensava, anche lui come tutti, che fossi diventato pazzo. Poi ha capito e non solo mi è stato vicino e mi ha sostenuto, ma lo ha fatto in modo convinto e propositivo".

Ma i finanziatori occulti, con affari a Singapore, ai quali Finotto ha sempre fatto riferimento nelle scorse settimane ci sono o no?

"No - assicura Ciano - esistono nel senso che mi hanno dato il consenso ad usare il loro nome e mi hanno dato già con questo una grossa mano, ma i soli proprietari delle Melette siamo io e la mia famiglia, non ci sono altri soci".

Sembra di capire che per le Melette e per l'Altopiano potrebbe cominciare una nuova stagione.

"La possibilità di sviluppo - dice - è enorme".

"Cominciamo da qui - continua Finotto - ma non è questo il solo progetto che ho in testa, ce ne sono almeno altri 10, che riguardano non solo le Melette ma anche Sisemol, Valbella, Ekar, Busafonda, Marcesina, Monte Fior".

Non ha intenzione di svelare molto dei suoi progetti, il Ciano. "Li vedrete quando saranno realizzati!" dice.

Prima di cominciare, però vuole prendersi un po' di pausa.

"Solo tre giorni - dice - sono stanco, ho bisogno di dormire, ma ho anche una cosa importante da fare: vado in Toscana ad acquistare una tenuta da donare all'associazione Lirh, Lega Italiana Ricerca Huntington e malattie correlate, alla quale sono molto legato".

Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 14:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA