Tonnellate di rifiuti tossici al depuratore, Comune parte civile

Venerdì 6 Febbraio 2015 di Vittorino Bernardi
Il depuratore in zona industriale a Schio
SCHIO - Il Comune di Schio ha chiesto e ottenuto di costituirsi parte civile per il capitolo rifiuti pericolosi che tra il 2009 e il 2010 sarebbero stati smaltiti al depuratore in zona industriale. Nel merito è chiaro il sindaco Valter Orsi. “Quella del Comune è un'azione dovuta, in quanto l'impegno preso con i cittadini è di muoversi in ogni ambito e con ogni mezzo ogni qualvolta si configureranno situazioni potenzialmente pericolose per il nostro territorio e per la salute pubblica”.



La Procura di Venezia sostiene che in tale periodo sarebbero state immesse nel depuratore oltre tredicimila tonnellate di rifiuti liquidi pericolosi, sostanze non compatibili con i processi di trattamento dell'impianto. Nel febbraio del 2014 il Comune di Schio aveva ricevuto dal Tribunale di Venezia la notifica con cui il Giudice per le Indagini Preliminari fissava l'udienza per la discussione della richiesta di rinvio a giudizio di nove imputati: Maurizio Zulian, Adelchi Storti, Paolo Marcon, Bruno Marcon, Luca Minella, Angelo Vallortigara, Carlo Masiero, Simona Botti e Antonio Miola.



Per i titolari delle aziende che conferiscono i rifiuti e per i delegati della Ambiente Energia srl, società autorizzata a gestire il depuratore di Schio, i capi di imputazione sono (rispettivamente) l'avere falsificato i codici dei rifiuti e il mancato controllo della corrispondenza dei codici ai rifiuti stessi. Con più operazioni nell'arco di un anno sarebbero stati trattati abusivamente enormi quantitativi di rifiuti non ammissibili, grazie alla documentazione contraffatta. La prima udienza ha avuto luogo il 7 gennaio ’15 e nell'occasione il Comune di Schio, la Provincia di Vicenza e l'associazione Medicina Democratica si sono costituiti parte civile, azione che non ha intrapreso il Ministero dell'Ambiente, pur essendo parte offesa alla pari degli altri.



In occasione dell'udienza di discussione gli imputati si sono opposti alla costituzione di parte civile degli enti, ma il giudice li ha ammessi, rinviando a giudizio quasi tutti gli imputati. Il prossimo appuntamento per il dibattimento pubblico è fissato per il 10 giugno al Tribunale di Vicenza.
Ultimo aggiornamento: 21:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche